Un'esperienza che mi ha aiutata a crescere

Ieri sono stata in diversi alpeggi della Valle Maira, una valle che è nel mio cuore da anni e che ho avuto modo di percorrere in lungo ed in largo nel corso di diverse attività: escursionismo, ciclismo, studi sui pascoli, censimento alpeggi… Fa piacere tornare in un alpeggio dopo anni, essere immediatamente riconosciuta ed accolta con calore e simpatia.

Sono venuta qui all'Alpe Valanghe, vallone di Marmora, sotto il colle di Esischie, perchè qualcuno che non ricordo mi aveva detto che dovevo assolutamente andare ad intervistare per il mio nuovo libro anche la figlia di Giulio, il marghè che sale quassù. Arrivo alla baita in una giornata dal cielo velato e livido, aria fredda d'autunno che avanza. L'accoglienza però è calorosa. Avevo sentito dire che quest'alpeggio era rimasto vuoto e bastano poche parole davanti ad una tazza di latte caldo per conoscere tutta la storia. "Tre anni… ce l'hanno portato via. Siamo dovuti rimanere giù. Siamo saliti solo con le manze. Le baite chiuse, nessuno che faceva il formaggio, in un posto così… In Francia queste cose non succedono." Già anni fa Giulio mi aveva raccontato la storia dei parenti in Francia, che hanno preso l'alpeggio e, se lo gestiscono in modo adeguato, automaticamente viene rinnovato loro il contratto. Qui invece il Comune punta ai soldi e non al lavoro svolto e così succede che l'alpeggio dalla miglior collocazione strategica resta chiuso, con i pascoli utilizzati da altri allevatori che mettono su animali da carne. Adesso però sono tornati loro, producono formaggi di vario tipo ed hanno pure aderito all'Associazione dei Produttori di Nostrale d'Alpe. Speriamo che in futuro le cose cambino in meglio…

Però io sono qui per intervistare Roberta. Classe 1989, una ragazza determinata, appassionata e decisamente un'ottima rappresentante di quello che, secondo me, è l'allevatore del futuro. Anche nel suo caso essere margari è tradizione di famiglia, ma passato e presente convivono dando il meglio, insieme alla giusta dose di apertura mentale e sguardo al resto del mondo. Piace stare quassù, anche se isolati, ma non per questo ci si estrania da tutto e da tutti. "Ho amici ed amiche un po' di tutti i tipi, non solo gente con le bestie. Ogni tanto vengono qui delle ragazze che studiano Scienze Forestali o Veterinaria, fanno domande, stanno con me qualche giorno, si interessano anche se sono al di fuori di questo mondo."

"Una delle soddisfazioni di questo lavoro è anche instaurare un rapporto con una bestia che ti conosce." Roberta è un po' infastidita del fatto che, quando qualcuno le chiede il suo mestiere, susciti stupore la sua risposta. "Come se essere vestiti normali, non dico eleganti, ma normali come tutti i giovani d'oggi non possa voler dire che fai il marghè." Mi mostra con passione gli animali, tutti bovini di razza Piemontese, tranne una barà che è al pascolo lassù in alto verso il colle, insieme alle altre manze. Non è la prima volta che viene intervistata, mi racconta che due cineoperatori sono stati per due giorni in alpeggio: "Mancava solo che ci seguissero anche a letto, hanno filmato tutto!". Mi spiega che si tratta di un progetto dell'ANABORAPI per realizzare un museo e loro sono stati filmati per quello che riguarda la Piemontese in alpeggio.

Andiamo verso i pascoli, Roberta ama questo luogo ed è dispiaciuta per il fatto che oggi il tempo non sia dei migliori. "A me piace fare foto, ne scatto tantissime d'estate e poi le salvo sul computer. Il computer lo uso soprattutto per quello e per fare qualche ricerca su internet quando mi serve qualcosa, ma non per Facebook o quelle cose lì. Lo scorso anno una mia foto in bianco e nero è stata premiata al concorso dell'ANABORAPI a Cuneo, una foto cui non davo importanza, per me ce n'erano altre più belle tra quelle che avevo mandato."

Questi luoghi li conosce bene e per tre anni è stata su da sola, dai 18 ai 20 anni. "Quando non siamo riusciti ad aggiustarci con la montagna, sono venuta su io con le manze, stavo nella roulotte. Le pascolavo con il filo o, nei posti un po' più brutti, andavo io insieme. E' stata un'esperienza che mi ha aiutata a crescere, mi dovevo fare tutto, avevo delle responsabilità. Proprio sola non ero, perchè avevo una delle mie cavalle… La gente di città ride se dico così, non capiscono cosa significhi il rapporto con un animale." Riprende i discorsi del padre sull'assurdità dell'affitto degli alpeggi, su logiche che fanno sì che non si abbia veramente a cura la montagna e le persone che lavorano adeguatamente per la sua valorizzazione e gestione. "Sulla carta c'è scritto che chi viene qui deve fare formaggi, ma poi nessuno l'ha fatto rispettare, in quei tre anni."

Mentre chiacchieriamo uno dei cani ed il giovane toro si studiano con circospezione. "Per comodità ho studiato all'agrario di Verzuolo, anche se lì è soprattutto sulla frutticoltura. A Cussanio sarebbe stato meglio per la zootecnia, ma non c'erano i mezzi pubblici ed avrebbero dovuto portarmi, così… Ma non amavo tanto i libri. Comunque il diploma l'ho preso, molti altri fanno un anno o due e poi smettono." Le piacciono un po' tutti i lavori, dalla mungitura alla pulitura delle stalle, ma cerca anche di organizzarsi per avere ogni tanto un po' di tempo libero. "Anche solo dieci minuti per fare due passi, sdraiarsi nell'erba ed ascoltare le campane delle mucche, il ruscello che scorre."

Il tempo libero però è occupato soprattutto dalle sue cavalle. "Vorrei poterle seguire di più. La prima me l'hanno regalata quando avevo nove anni, le altre sono le sue figlie. Quando posso le cavalco, l'altro giorno sono andata su fino al Colle del Mulo." Roberta è ottimista: "Penso positivo, che dopo il brutto venga di nuovo il bello. Il mio sogno per il futuro è avere un po' di stabilità, di certezze, non dover cambiare alpeggio o rischiare di nuovo di rimanere giù. La cascina la affittiamo, ma non come una volta che compravi il fieno. Abbiamo un contratto con l'Amministratore e ce lo rinnovano, è una cosa più sicura."

Mi mostra la cantina dei formaggi, le forme di Nostrale marchiate. E' tutto pulito, ordinato, preciso. Restano pochi prodotti, anche la mamma mi diceva che qui non si riesce a produrre mai abbastanza. "Ci sono i clienti fissi che le prenotano, oggi viene uno a prendere sette forme. Anche clienti che ci avevano conosciuti quando siamo saliti a Limone Piemonte o a Demonte e vengono ancora qui." Roberta i formaggi li sa fare, ma per adesso lei si occupa soprattutto della vendita.

Ed il locale per la vendita è un modello nel suo genere. "La gente chiede soprattutto il fresco, ci siamo messi a fare anche yogurt e budini, non sai quanti ne vanno via di quelli!". Alle pareti le foto scattate da Roberta, anche quelle del concorso, "…ma non quella che ha vinto, quella se la sono tenuta." Una simile gestione non andrebbe premiata? Perchè mandare all'asta un alpeggio così? Non si può semplicemente rinnovare il contratto, con eventuali adeguamenti del prezzo d'affitto, se necessari? Giulio non mi ha detto quanto pagano qui, ma dalla sua faccia immagino che la cifra sia a dir poco esorbitante. "Abbiamo solo vacche nostre, non ne prendiamo da altri."

In un angolo in bella mostra alcune delle campane. Una grande passione per questo simbolo della vita dei margari. C'è quella per i diciotto anni, quelle vinte alle gare di mungitura, quelle dedicata ad un'annata particolarmente fortunata e positiva… Risuoneranno presto durante la transumanza, un momento di festa. Ed è vera festa quando scendi e sai che il prossimo anno potrai ritornare lì. Il contratto è di tre anni, speriamo che nel frattempo si intervenga a livello normativo per far sì che non accada più che Roberta e tutti gli altri margari che lavorano onestamente, correttamente e con vera attenzione per la montagna debbano rimanere in pianura o finire in alpeggi senza servizi, senza strutture. "Stiamo facendo anche il piano pastorale, qui…". E infatti mentre me ne sto andando arriva un ex collega dell'Università. proprio per questo motivo. Il mondo è davvero piccolo.

Una risposta

  1. Bell'articolo e brava Roberta, continua con la tua passione e continua ad esserne orgogliosa.
    Che bell'alpeggio!!! Torno a ripetermi, sembra una cascina di pianura, non un alpeggio (ero proprio abituata ai posti brutti io). Chissà quanto costa l'affitto di un luogo simile… Chissà se riusciamo a trovare un alpeggio libero per il prossimo anno e finalmente tornare a vivere il sogno e non sognare solo con i racconti degli altri!!!
    Ciao Marzia, a presto. Tiziana F.B.

  2. Ma quando le amministrazioni pubbliche capiranno che i soldi dell' affitto dei pascoli dovrebbero servire per ammodernare i pascoli, mantenere le strutture e le strade? 
    Va poi anche ricordato che sui pascoli esistono degli usi civici dei residenti che quindi possono vantare dei diritti nei confronti di "esterni" … 
    Queste realtà dovrebbero essere sfruttate dalle istituzioni (dal comune) e non spremute… con tutti i soldi dati per progetti inutili o consulenze non adeguate… è una vergogna!!!! 
    parola di un dipendente comunale…

  3. @tiziana: io ve lo auguro davvero di trovare un alpeggio… so bene che non è cosa facile, ma non bisogna mai smettere di credere nei sogni, per poterli realizzare!
    @dipendente comunale: bravissimo! parole sante! nel caso dell'alpeggio di roberta, sia loro, sia quelli che hanno affittato al posto loro sono residenti…

  4. ho fatto un beve e prima esperienza questa estate in alpeggio,"alla pari" per tre settimane.
    Ora guardo con ammirazione, simpatia,emozione particolare con leggeri aumenti di battito del cuore, ogni volta che vedo , ascolto ,leggo  di alpeggi, e da questo blog rivivo quelle giornate per nuove piene di fascino, ma anche dure ed impegnative, e forse farlo per tre settimane lasciono un particolarissimo  ricordo, soprattutto perche' ho trovato due fantastiche persone.
    Ora sono di nuovo al mio lavoro, per fortuna ho il lavoro si direbbe oggi, guai lamentarsi,ma per un po' per avendo gia' i miei 44 anni ho cercato guardato curiosato valutato, se magari per 5/6mesi all'anno potessi lavorare in alpeggio , avendo poi la possibilità di avere la sicurezza di lavorere anche gli altri mesi ………..ma va be' vedremo , sicuramente la prox estate torno sicuraente torno.
    Grazie del vostro contibutodei vostri racconti della passione per questo mondo  grazie per farmi rivivere attimi passati e cercare di inserirmi nella voglia di difendere aiutare sviluppare gli alpeggi

    saluti

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