Continuiamo il viaggio tra gli allevatori di capre. Fabio lo conosco da qualche anno, adesso ci racconta come è riuscito a realizzare il suo sogno di aprire una sua azienda agricola.

(foto F.Tonelli)
“Vivo a Verrès, in Valle d’Aosta. Ho un allevamento di circa 50 capre da latte che, oltre ad essere una passione, sono anche fonte di sostentamento in quanto, dopo tanti sacrifici, sono riuscito finalmente a realizzare il mio sogno: aprire un’azienda agricola tutta mia. E’ stato piuttosto difficoltoso per diversi motivi. Sono orgoglioso di essermi costruito ciò che ho, partendo completamente da zero (non sono figlio d’arte, i miei genitori fanno tutt’altro) e fare di questa passione il mio lavoro! A parte la mia famiglia, non ho avuto aiuti da nessuno. Abbiamo fatto i salti mortali ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Allevo capre Camosciate delle Alpi. Prima di scegliere questa razza mi sono informato bene e ho visitato diverse aziende. Sono molto rinomate per la loro produzione di latte e sono una razza tutto sommato abbastanza rustica, che si adatta bene al nostro territorio, al clima e soprattutto rispecchiano il tipo di allevamento su cui volevo puntare io.”

(foto F.Tonelli)
“La mia prima capra l’ho avuta in regalo da mia nonna quando ero bambino. Era una capretta nana molto mansueta e graziosa con cui avevo instaurato un bellissimo rapporto: era la mia ombra, era come un cagnolino che mi seguiva ovunque andassi. Con il passare degli anni ho avuto la conferma che questa era la mia strada e ho così deciso di mettere anima e corpo per gli animali, dedicando la mia vita a loro e seguendo questo cammino, tanto pieno di sacrifici quanto ricco di soddisfazioni. Casa mia è uno zoo… Fin da bambino, grazie alla preziosa collaborazione dei miei genitori, ho avuto la fortuna di poter tenere una marea di animali. Ancora oggi, gli animali sono tanti! Alcuni sono solo da contorno e non c’entrano nulla con l’attività… Li ho perché mi piacciono, è più forte di me! Ho smesso di andare alle Fiere perché se no ogni volta arrivo a casa con qualcosa. Altri invece sono parte integrante dell’azienda come le mie galline “felici”. Le definisco così perché secondo me lo sono. Tante persone vengono a trovarmi per comprare le mie uova e mi fa piacere accontentare chi ama ancora i prodotti della terra, chi ci tiene a sapere cosa mangia e preferisce rifornirsi direttamente in azienda piuttosto che sugli scaffali della grande distribuzione.”

(foto F.Tonelli)
“Al contrario di quel che si possa pensare, le capre sono animali estremamente intelligenti! Le ho scelte perché fin da piccolo mi hanno incuriosito e appassionato… Inoltre, essendo solo a gestire l’azienda avevo bisogno di una tipologia di allevamento che mi permettesse di cavarmela con le mie forze e allo stesso tempo mi permettesse di guadagnarmi da vivere. E poi le capre… Non so nemmeno come spiegare, mi piacciono e basta! Della capra mi piace tutto! E’ un animale simpatico e intelligente, a tratti buffo. Le mie sono abituate al contatto con l’uomo perché mungendole mattino e sera sono domestiche. Non c’è bambino che venga a trovarmi che non resti contento di vederle. Sono graziose e mansuete, adorano le coccole e sono molto curiose.”

(foto F.Tonelli)
“Momenti difficili… Tanti, forse troppi! Credo che i momenti difficili servano a farti apprezzare quelli belli. E credo sia proprio in quei momenti che ti accorgi se questa è davvero la tua strada. E’ facile andare avanti quando tutto va bene, ma la vera forza sta nell’andare avanti anche quando le cose non vanno come vorresti! Un aneddoto che ricordo con piacere è successo quando ero piccolo ed ho visto per la prima volta come nascevano i capretti. E’ una cosa che mi è rimasta impressa, ogni volta mi emoziona. E’ sempre speciale vederli nascere. Ogni anno me ne nascono tantissimi, ma ogni volta è come la prima. E’ bello vederli nascere per poi essere accuditi dalla loro mamma, vederli alzare a fatica e dopo poche ore correre come matti nei box. E’ bello vederli crescere e diventare adulti per dire “ti ricordi quello com’era piccolo” oppure “questo è figlio della mia preferita” o ancora “la mamma di questo era un fenomeno”.”

(foto F.Tonelli)
“Per la mungitura ho costruito artigianalmente un palchetto sul quale faccio salire gli animali due volte al giorno. Ogni giro ce ne otto, sanno che una volta su trovano il mangime e quindi salgono volentieri. Vengono poi bloccate in maniera da poter essere munte. In questo modo ogni animale assume la giusta razione di mangime e viene munto bene e nel pulito. Il latte lo conferisco ad un caseificio qui vicino, di cui sono socio. Non lo lavoro in azienda principalmente perché non sarebbe fattibile come tempo. Lavorare il latte, produrre formaggi, seguirli e poi venderli mi occuperebbe un sacco di tempo, nel periodo in cui per altro ci sono tanti lavori da svolgere in campagna. Essendo solo diventerebbe complicato e rischierebbe di ripercuotersi sul prodotto finale, il formaggio appunto. E poi c’è da fare un discorso economico. Vendendo il latte, conferisco l’intera quantità che produco, non ho scarto e a fine mese arriva il bonifico. Un domani che i miei genitori saranno in pensione e potranno darmi una mano, chi lo sa, magari si potrà pensare ad un punto vendita. Ad oggi i miei genitori svolgono altri lavori e hanno una stabilità lavorativa che non metterei mai a rischio per farli venire in azienda con me! Operai non ne voglio, al giorno d’oggi non è facile. La maggior parte delle volte ti porti in casa persone demotivate che non hanno voglia di fare niente e pensano in un’azienda agricola si trascorra tutto il giorno a guardare gli animali che pascolano ma non è così! Quindi, meglio solo che male accompagnato!”

(foto F.Tonelli)
“Mi occupo della stalla e in estate, pur non avendo tanti terreni, faccio un po’ di fieno. Inoltre svolgo altre piccole attività annesse all’azienda che mi permettono di guadagnare qualcosa in più. Ho scelto di non pascolare più. Allevando capre destinate alla produzione di latte ci va un occhio di riguardo con l’alimentazione. Trovo che dando solo fieno si mantenga un prodotto regolare, sia come quantitativo sia a livello di analisi. Non avrei comunque abbastanza terreni e pensare di pascolare un periodo per poi ritirarle di nuovo a fieno e successivamente ri-pascolare sarebbe controproducente al massimo. Ho ridotto drasticamente parassitosi, mastiti e altre problematiche legate al pascolo. Le capre in inverno trascorrono alcuni mesi in stalla, hanno un box che permette loro di muoversi anche nei periodi più delicati come quelli del parto, di mangiare e di abbeverarsi quando vogliono attraverso l’uso di apposite mangiatoie e coppe. In estate hanno un recinto fisso e possono entrare o uscire dalla stalla a loro piacimento.”

(foto F.Tonelli)
“Secondo me le capre sono animali incantevoli. Sanno trasmettere tanto e sono in grado di percepire un sacco di cose sulla persona che hanno davanti. Sentono se hai paura, se sei intimorito da loro oppure se sei a tuo agio e si comportano di conseguenza. La mia vita è cambiata parecchio da quando ho le capre. Avendo molti animali da accudire non mi posso allontanare di casa. Le ferie sono ormai un ricordo lontano, da otto anni a questa parte non vado più in vacanza ma non mi pesa. Sono contento perché faccio un lavoro che mi piace e mi rende orgoglioso ogni giorno. Non rimpiango i sacrifici che faccio per i miei animali perché loro sono la mia vita, senza di loro non avrebbe senso stare al mondo, non mi immagino un futuro senza di loro. Con questo lavoro si sa, non si diventa ricchi. Personalmente penso che la ricchezza non sia solo quella economica. La vera ricchezza è la felicità. Se uno ha la salute e un po’ di felicità, ha tutto! Se qualcuno vuole iniziare con le capre gli direi di pensarci bene: se è davvero convinto fa bene! Gli animali riescono a trasmetterti tanto, a volte molto più delle persone.”

(foto F.Tonelli)
“Capre da compagnia, perché no! Per chi vuole tenere alcuni animali come hobby non mi sembra una cattiva idea, anzi. Gli animali sono davvero speciali e se uno ha il posto e il tempo per tenerli ben venga. Diversi studi hanno dimostrato l’importante aiuto svolto dagli animali nella vita dell’uomo. Molto diffusa recentemente la Pet Therapy, ovvero l’uso di animali per creare dei legami con pazienti in difficoltà come bambini disabili o anziani.
Dalle mie parti ci sono parecchi allevatori di capre. Con qualcuno è difficile andare d’accordo. Credo che vedere un ragazzo poco più che ventenne che si sta costruendo passo dopo passo un’azienda susciti un po’ di rivalità in qualcuno. Credo che un po’ di invidia sia dovuta al fatto che, tutto sommato, me la stia cavando benone! Va detto che la crisi che colpisce il settore agricolo certo non aiuta, anzi. Si sta creando una “guerra dei poveri” che in molti casi da vita ad atteggiamenti abbastanza spiacevoli. Ma non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, ci sono anche tante persone buone. Credo in questi momenti difficili sia meglio aiutarsi e sostenersi piuttosto che ostacolarsi il lavoro, già abbastanza duro di suo. Fortunatamente ho tanti amici in questo settore che la pensano come me, su cui so di poter contare.“