Un po’ di me

Cosa raccontarvi di me?

Nata nel 1977 a Torino, ho sempre abitato a Cumiana, nel Pinerolese. Fin da bambina sono sempre andata in montagna con i miei genitori, ma il mio era un approccio da escursionista, da turista. Poco per volta mi sono appassionata a varie tematiche (la botanica, la fotografia, l’etnologia, l’architettura tradizionale alpina), mescolando corso di studi (Laurea in Scienze Forestali ed Ambientali nel 2001, con una tesi sulla vegetazione dei pascoli nell’area di produzione del Bettelmat) ed interessi personali.

Nel 2003 e 2004 ricevo un incarico per il censimento degli alpeggi della Regione Piemonte nelle province di Torino e Cuneo. Dai pascoli… passo agli animali e soprattutto alle persone che in alpeggio vivono e lavorano. Parlo con loro, inizio a comprenderne la vita, il lavoro, le problematiche. Incontro i primi pastori vaganti e mi viene voglia di seguire il cammino di queste greggi, per raccontarlo, documentarlo.

Poco per volta questa diventa la mia vita, con alterne vicende. Sono soprattutto i momenti difficili a farmi capire quanto non possa più fare a meno del gregge in perenne cammino. Ormai ho contratto anch’io la “malattia”… E tutto il resto lo vedete/leggete qui sul blog.

Una risposta

  1. wow – sono felice di leggere queste pagine di vita, e anche sorpresa “sempre” dell’amore di giovani uomini per questo mondo di serena e qualche volta faticosa scelta di vita!
    Grazie .
    dalle montagne biellesi.
    Maria Teresa

  2. ciao sono ivan ho 14 anni amo tantissimo le pecore stacendo in campagna all eta di 11 anni mio padre aveva le pecore ma quelle pecore nn le sentivo mie allora decisi di comprarmene 2. tt e 2 incinte e da li ho incominciato ad allevare pecore solo ora ne ho 33 e 2 capre e spero di aumentare il gregge nn dico tt i giorni ma quando le pecore fanno latte faccio formaggio e ricotta “solo”

  3. da nostalgica della montagna, anche se cittadina per nascita e destino, un ‘brava’ a chi, come te, non teme di seguire il proprio cuore! un abbraccio, maria teresa

  4. ciao sn giovanni ho 24 anni abito nel lazio nella pr di frosinone in un piccolo paesino collinare di 1800 abitanti , qui prima ogni famiglia possedeva qualche mucca ,pecora ,capra ,per il fabisogno della casa ,ora nn è rimasto più nessuno ,solamente mio nonno che ha due mucche di razza marchegiana con cui fino ad qlche anno fa ancora ci lavorava cn l ‘aratro ,e un asinello con cui ci portiano ancora qlcosa come legna dalle parti impervie,cmq io sn appassionato fin da piccolo e possiedo personalmente 3 pecore e2 capre . dopo che esco da lavoro (faccio l’operaio ) vado a pascolare i miei animali ,o mi metto sul mio trattore che ho comprato con i primi anni di lavoro in azienda e coltivo da solo 3 ettari di terreno seminando foraggio ,orzo ,grano, per il mio fabbisogno e se in più lo vendo.La gente dice che sn pazzo ,mi dicono di lasciare perdere la terra e gli animali ma a me piace e vado avanti . cmplimenti bel bloog ciao

  5. Ciao sono Valentina,e faccio la pastora..da quando sono piccola mi sono sempre sentita attratta dal mondo che ruotava intorno all’allevamento delle pecore e a 20 sono riuscita a coronare il mio sogno,ora di anni ne ho quasi 32,e continuo convinta la mia vita con le pecore,le mucche ,la natura e la tradizione…nella mia vallata una volta ogni famiglia aveva un pò di bestiame,poi i giovani,sono tutti andati in città in cerca di un lavoro(secondo loro)migliore…così ora i pochi greggi rimasti sono di persone anziane,che da un giorno all’altro sono costretti a vendere e chiudere…la razza autoctona della nostra vallata è una razza in via d’estinzione,e per me è un’enorme soddisfazione lavorare e dedicare la mia vita affinche questo nn avvenga…sopprattutto quello che vorrei la gente,i giovani capissero è che nn basta salvare un gruppo di animali per salvare una razza,bisogna salvare i pascoli,i prati,il rapporto con essi,la tradizione e la storia che una razza di pecore può avere,altrimenti è tutto inutile…salvare una razza antica e rustica come la nostra,a triplice attitudine(latte,carne,lana)per tenerla rinchiusa in enormi stalloni alimentata a mangime..nn è salvarla,ma ucciderla…spero che in giro per l’Italia ci siano tante persone che pensano questo…grazie per il blog…

  6. ciao,sono alessandro pastore di pecore in svizzera,voglio fare i complimenti per il sito l ho trovato meraviglioso,pensavo di essere solo,che a nessuno interessava questa vita da eremita,in maggio quando salirò sui monti,saprò di essere meno solo ,la forza è la nostra passione e non morirà mai,allora forza e coraggio ognuno nella propria valle ma legati da sentimenti veri.ciao a tutti e buona stagione con l aiuto di DIO

    • ciao alessandro
      sei pastore italiano in svizzera… o sei svizzero? sono contenta che il sito ti piaccia. dove vai in montagna? chissà, magari un giorno potrò venire a trovarti… proprio l’altro giorno sono venuti degli svizzeri qui a vedere il nostro gregge

  7. Salve sn una ragazza di 22 anni ,3 mesi fa una pecora nn ha voluto il suo agnellino allora io e il mio fidanzato l’abbiamo portata in casa lavata, asciugata, e allattata con latte di capra fresco.
    Ora dopo 3 mesi e bella e sana, solo un inconveniente quando era piccola aveva un problemino sicuramente una carenza di vitamine che gli cedeva la zampina davanti.
    Si è ripresa bene grazie alle “vitasol” ora sn 2 settimane che gli cede dinuovo la solita zampina, per mangiare si deve inginocchiare altrimenti nn riesce ad abbassare la testa. SECONDO LEI COSA PUò AVERE?? GLI ZOCCOLI SN A POSTO E IL GINOCCHIO NN PRESENTA GONFIORE. RESTIAMO IN ATTESA DI UNA SUA RISPOSTA
    CORDIALI SALUTI SARA

    • non è inusuale che gli agnelli si inginocchino per poppare. ma le cede una zampa mentre cammina o le piega entrambe per poppare? se è così… è solo perchè ormai è cresciuta ed è il modo più comodo per succhiare senza ingozzarsi. ci sono anche pecore che brucano da inginocchiate!

  8. salve sono ivan una delle mia capre ha saltato un recito con il filo spinato e si e provocata uno squarcio nella mammella cosa potrei metttergli ? saluti ivan

    • Tieni più possibile pulita la ferita con acqua ossigenata o betadine,puoi poi mettere una pomata antibiotica che usiamo anche noi uomini.Ma se il taglio è tanto profondo senti un veterinario..le infezioni son sempre in agguato..
      Saluti.

  9. che bello sentir parlare in maniera così genuina di cose ed animali a cui nessuno pensa… io vivo in città, lavoro in città e faccio una vita da cittadina con i miei bei vestiti, la mia bella macchina, la mia bella famiglia, la ‘mia’ palestra, i ‘miei’ negozi, le mie belle vacanza, le strade che percorro ogni giorno… ma io invidio voi che siete lì, magari sotto la pioggia, che invece vi godete la natura e state ammirando un prato o la cima di una bella montagna, o semplicemente state ammirando i vostri animali e li amate come se fossero persone,e respirate a pieni polmoni la natura, mentre noi riusciamo ad amare di più la nostra auto che le persone che ci circondano… bravi mi avete commosso…
    Ciao
    Paola

    • grazie paola… spero che quello che vedi e leggi qui riesca a farti riflettere. pensa poi che molte volte chi fa questa vita vorrebbe “godersi” un po’ meno quella pioggia, quel fango, quella nebbia… ma poi la passione vince su tutto, anche sui momenti più difficili

  10. Ciao,noi siamo Paolo e Sara…i ragazzi con il banco di spezie dell’articolo su Pragelato,quelli con la bandiera Occitana.Abbiamo scelto questo lavoro per passione e tanta follia…anche a noi dicono che siamo matti!
    Le fiere piu’ belle sono sempre quelle vicino a casa(siamo di Fenestrelle)con le mucche,le pecore e tutti i piccoli animali…quelle dove incontri i berge’ e dove vai a comprare il roudon usato che chissa’ quanta storia ha visto.A proposito di storia…dopo 30 anni di vita a Savona quest’anno abbiamo comprato una casa del 1800…ma casa e’ una parola grossa…in realta’ sono pietre,travi e niente altro….ma volevamo a modo nostro salvare un pezzetto della nostra valle.Siamo due famiglie nella borgata…non credo avremo problemi di parcheggio!E’ bello sapere che ci sono tanti ragazzi che portano avanti un mestiere antico nonostante le difficolta’ e quando incontriamo i giovani pastori nelle fiere ci commuoviamo sempre come due scemi.Non mollate ragazzi!!!E se passate dal nostro banco ci beviamo un bicchiere di barbera insieme…
    ps:a tutti quelli un po’ nomadi come noi…venite l’uno e due di novembre a Luserna San Giovanni alla fiera dei Santi…ci sono tantissime mucche e tutti gli altri animali…noi compriamo sempre qualche nuovo animaletto li’…e c’e’ tutto quello che ha a che fare con i berge’ e la montagna.
    Vale la pena fare un giro anche se prevedono neve!

    • ciao
      verrò di sicuro a salutarvi a luserna. il vostro è il mio banco preferito nelle fiere, l’ho già fotografato e compare in tutti i miei album “fieristici” su facebook. uso moltissime spezie cucinando dolci e… carne di agnello e pecora! a presto allora

  11. Ciao,
    sono Elisa e ho 13 anni, 14 a febbraio però, come tengo a specificare. Vivo a Trivero, nella provincia di Biella.
    Fino a circa sette anni fa anche io avevo le bestie, soprattutto mucche, qualche pecora e la MIA cavalla.
    Il giorno prima del mio ottavo compleanno mio papà si è fece gravemente male: un ramo di grosso diametro gli cadde in testa mentre stava facendo legna. Lo portarono di urgenza al CTO di Torino dove i medici ci dissero detto che non avrebbe superato la notte. Alla fine però, con stupore da parte dei medici, mio padre ce l’ha fatta ed è tutt’ora vivo, cavandosela ”solo” con tre mesi di coma. Naturalmente, però, abbiamo dovuto vendere tutti gli animali. E’ stata una tortura vedere tutte le mucche, una ad una, salire sul camion, mentre le lacrime che mi scendevano stavano a significare ogni pezzo di cuore, che, insieme alle mucche, saliva su quel camion.
    Non le vidi mai più, così come non vidi mai più la cavalla e i cani.
    E’ stato come perdere la famiglia.
    Così, mentre i miei amici che a sette anni pensavano a giocare, io pensavo alle montagne dove salivamo in estate, pensavo alle ”mie” bestie e a che fine avessero fatto. Ricordo che la mia innocenza da bambina voleva a tutti costi trovare una pozione magica che facesse tornare tutto com’era prima. Solo alcuni anni dopo capii che non esisteva, capii quando la vita fosse dura.
    Ancora oggi sogno di tornare lassù, tornare nell’erba verde e dove scorre veloce acqua limpida.
    Nel mio futuro, se da una parte vorrei studiare e trovarmi un lavoro da ”normale” cittadina, quello che sogno veramente sono i pascoli e le bestie. Come si sa bene, quella è una passione che quando ti scorre nelle vene ignorarla è difficile.
    Vedendo questo sito, mi è venuta voglia di scrivere qualcosa di me, ma, come sempre, ne è venuto fuori un poema…
    Continua a curare questo sito, arrivederci a te a tutti!

    • elisa… mi hai commossa. se a 13 anni scrivi così bene… tra qualche anno avrai anche tu un sito come questo dove comunicherai ad altri la tua passione! 🙂
      brava! spero continuerai a leggere queste pagine e commentare come e quando vorrai

      • Certo che continuerò! Comunque quella di scrivere è una passione che non mi accompagna da molto ma dove, ora che l’ho scoperta, posso ritirarmi per sognare… Alla prossima!
        Elisa.

  12. ho sempre avuto una passione per le pecore pero lavorando non potevo star loro dietro adesso che sono in pensione mi son comperato 2 capre e delle pecore nane di quessant e una grande soddisfazzione Franco CUNEO……

  13. Sono arrivata per caso in questo blog e leggere tutto quello che voi scrivete mi ha molto commosso.Potrei essere la vostra nonna e non ho e non ho neppure mai avuto degli animali ma amo la natura e la mia passione quand’ero piccola era andare a correre a perdifiato lungo i ruscelli in campagna.Da anni vivo in Svizzera e quando i figli erano piccoli passavamo le nostre vacanze andando semplicemente ogni giorno in montagna per camminare nei boschi, raccogliere funghi , fragole, lamponi e mirtilli e avere come unica musica il suono delle campane delle mucche e il canto degli uccelli.Anche quando sono arrivata più avanti con l’età e avevo qualche dolorino dicevo che quando ero in montagna spariva tutto!
    Il racconto di tutto quello che vi appassiona dovrebbe arrivare con un altoparlante a tutti quei giovani che protestano di tutto a destra e a manca: hanno molte cose e anche qualche idea, ma manca loro il gusto delle cose semplici.
    Ho visto che i messaggi si fermano al 2012; Spero che presto potrò leggere ancora dell’altro da parte di altri giovani innamorati della vera vita.Certo che quello che viene dagli animali e dalla terra oggi non è sufficente per far vivere una famiglia, ma se tutti si guardassero un po’ intorno e cercassero di mettere da parte il superfluo per conservare l’essenziale e anche i politici si dessero un po’ la pena di valorizzare quello che ancora esiste e che varrebbe la pena di proteggere, forse ci sarebbero più riuscite e meno problemi.Complimenti per il blog e, spero , a leggervi presto.

  14. non mi sono iscritta perchè non so cosa questo comporta.Sono autodidatta e non più giovane e quindi poco esperta per andare su certi sentieri.Inoltre utilizzo il pc durante il mio lavoro(tuttavia sono indipendente, lavoro in proprio e quindi non devo dar conto a qualcuno) e non vorrei intasare la cassetta delle lettere:Mi piacerebbe però qualche volta andare a leggere quello che scrivono le persone che mettono energia e passione nel lavoro e nel contatto con la natura, ma io non porterei molto perchè la mia esperienza in materia sarebbe molto esigua.Le sarò grata se mi darà via mail qualche precisione in merito.Con l’augurio di una buona giornata un cordiale saluto.Clara.

  15. sono Beppe, ho vissuto l’ infanzia a bobbio pellice allevvando tante pecore,x vari motivi crescendo ho abbandonato tutto e’ ora all’ eta’ di 38 anni, lavorando in fabrica, non dormo di notte xke’ vorrei ritornare a fare il pastore.

  16. complimenti x le vostre scelte di vita,fatte di sacrifici senza festivita senza gg di r’iposo.ma vuoi mettere cn la liberta di vivere nella natura.anche io e mia sorella abbiamo un allevamento di capre semibrado in provincia di ts.ciao daniela

  17. Ciao sono Marianna, ho 14 anni 15 ad Ottobre,vengo da Piossasco (TO) e sono arrivata per caso su questo Blog. E’ davvero meraviglioso vedere così tante persone interessate a questo mondo, spesso e purtroppo giudicato in malo modo da molte persone. La tua storia è davvero avvincente, è grazie ai tuoi libri se si è riaccesa la mia fiamma di allevatrice.
    La mia famiglia ha sempre tenuto animali, prima, il mio bis nonno aveva delle vacche piemontesi, però dopo che si è ammalato hanno dovuto venderle, mio padre mi raccontava che quando le caricavano sul camion lui piangeva per ogni vacca che non avrebbe sicuramente più rivisto, a quei tempi era ancora troppo piccolo per portare avanti l’azienda. Il tepo è passato e mio padre ha deciso di passare all’allevamento di Conigli Grigi di Carmagnola, la sua vera passione però era quella delle capre, di fare il “marghé” così verso il 2000 ha cominciato a prendersene qualcuna. Adesso, per via del poco spazio a disposizione, ne abbiamo una ventina, tutte di razza seanen. Oltre agli animali abbiamo pure una trentina di giornate. Io prima di incominciare l’Istituto Agragio di Osasco non mi sono mai curata più di tanto delle bestie,( oltre che mio fratello maggiore non mi faceva lavorare perchè ero “piccola” e facevo casini) ma come ho detto da quando ho comiciato le superiori e a documentarmi su vari argomenti riguardanti l’agricoltaura (fino ad arrivare al libro “Di questo lavoro mi piace tutto” che mi ha colpita più di ogni altra cosa ) ho deciso la strada della mia vita ossia quella che mio padre ha incominciato quella della “margara”. la mia vera passione sono le pecore e un giorno di avrò di mie.
    Credo di avervi annoiato con la storia della mia vita e mi scuso se così è stato, ahimè ho scritto come al solito un papiro…. cercherò di concludere in fretta, dato che ho visto così tanti racconti di persone diverse ho pensato di citare anche il mio.
    Faccio tutti i miei complimenti per il blog, leggo sempre tutte le novità e grazie per avermi fatto riscoprire la parte più meravigliosa di questo mestiere che spero in futuro diventerà il mio.
    Ciao e grazie per la pazienza!

  18. Ciao a tutti! Mi chiamo Poli e ho 33 anni, sono di origine albanese. Innanzitutto complimenti per il blog e veramente strepitoso. Vivo in piemonte precisamente nelle Langhe, sposato con una ragazza piemontese. Io geometra lei enologa ci siamo trovati tutti e due a casa. per fortuna abbiamo delle vigne e delle nocciole che ci permettono di andare avanti. Vorrei dedicarmi nell’allevamento delle pecore delle Langhe visto che è una specie in rischio estinzione. Sono cresciuto nell’azienda della mia famiglia in Albania che ora contano 400 capi tra pecore e capre. Questo lavoro mi appassiona, nn ho paura di svolgerlo.L’unica paura e che nn vorrei che i costi di allevamenti superino le entrate. Ovviamente il mio passione deve avere anche un tornaconto. Qui ogni giorno scrivono articoli che nn ci sono più pastori di allevare questa razza di pecore ma quando ti presenti nei uffici la burocrazia ti porta via la voglia nn di allevare ma proprio di vivere. Poi le difficoltà per me sono maggiori nn essendo italiano. Penso che il mio ragionamento sia più che valido: tutti i soldi che ho guadagnati in Italia vorrei investirli qui, vorrei contribuire a salvare questa razza di pecore che oggi conta poco più di 2000 capi. Ripeto, la burocrazia mi costringerà di investire altrove. Vi auguro tante belle cose e che la luce del sole possa brillare nella vostra vita.

  19. Leggendo questo blog mi sento parte di questo mondo di pochi ma veri, è bello sentire che c’è ancora un forte legame con la natura e l’uomo che supera ogni altra cosa al mondo. Io sono una ragazza di 19 anni che riesce ad essere se stessa solo quando circondata dalla meraviglia assordante della montagna dal suo silenzio che riesce a dire mille cose più a chi sa ascoltarlo.
    Avere un lavoro che mi permetta costantemente di essere a contatto con la natura, la montagna e gli animali è uno dei principali obbiettivi della mia vita e mi fa davvero piacere sapere che tanti la pensano come me. Grazie

  20. Buongiorno a tutti
    Mi chiamo Massimo e scrivo da Alessandria ho 46 anni.
    Girando per il web ho trovato questo portale ed ho deciso di iscrivermi.
    Stanco di stare in un paese, in pianura, vicino ad una città che non offre nulla o poco, stanco di continuare a cercare un lavoro che non trovo, ho deciso di tentare la strada della montagna, essendone un amante, non ho la minima esperienza di greggi, mucche, pecore, transumanze, insomma nulla, ma ho capito che qua non avrò un futuro e allora pensavo di trasferirmi, chiedo allora se qua qualcuno sa dove indirizzarmi, o se qualcuno avesse bisogno, ed offrimi per lavorare ed aiutare, magari in qualche fattoria o anche caseificio, come lavoro o anche in cambio di semplice vitto ed alloggio, chissà che magari poi non riesca a trovare e stabilirmi in qualche casettina rustica, che potrei sistemarmi, o anche in una semplice baita.
    Insomma, questo sono io, se qualcuno servisse un aiuto io sono disponibile, possiamo scriverci e accordarci, o anche solo fare due parole.
    Grazie a tutti quelli che leggono il mio annuncio.
    Massimo

  21. Ciao bello questo sito, io abito nelle valli di Lanzo e precisamente a Chialamberto, e mio fratello oltre 10 anni fà abbandonò una redditizia attività in centro di Torino, per venire quassù a produrre formaggio di capra, ed ora ci ricava da vivere lui e mia cognata, ha costruito una stalla apposta per le capre, un piccolo caseificio per produrre i vari tipi di formaggio, e a tut’oggi ha circa 150 capre di razza Saanen, cioè quelle tutte bianche, e in questo mese gli sono nati una miriade di capretti, che sono veramente belli da vedere, se già con conosci questa azienda, ma se hai censito le stalle piemontesi, probabilmente la conosci già, fai un salto sono solo 45 Km da Torino

  22. Ciao, sempre io, Maurizio, quello dell’associazione in Valtaro … Adesso che siamo arrivati a capo del primo problema, mi piacerebbe fare una chiacchierata con te sul tema della pastorizia e del mondo che la contorna. Si stanno muovendo un pò di cose, e probabilmente potremmo fare qualcosa insieme (penso alla possibilità di censire i terreni non utilizzati che dovrebbe arrivare a breve in Emilia Romagna, ad altre iniziative con varie realtà giù da me, e perché no, anche qualcosa in ostello).
    Dai, fatti viva!
    Maurizio

  23. Salve! Sono una montanara trasferita in città, ma ora , spesso, penso che la vera libertà la puoi ritrovare solo in alto o in mare aperto (per chi ci é nato). Solo mia madre ha avuto le pecore, mentre io sono cresciuta soprattutto con capre e mucche. Mio nonno le mandava al pascolo e a sera le richiamava. Adesso sto cercando di riadattarmi ad un tipo di vita come il vostro, ma mi chiedo come riuscite oggi (almeno in certi posti) a ricacciare i lupi, cosa date da mangiare ai cani, perché immagino che se state via diversi mesi dovrete portarvi il cibo, cosa vi portate dietro. Mangiate solo formaggio e ricotta o trovate anche altro? Una persona che volesse imparare potrebbe aggregarsi per alcuni giorni? Che cosa si porta dietro un pastore? Cosa mangiate solitamente a parte il formaggio?

    • non capisco bene il tuo commento… i pastori sono “abitanti del XXI secolo”, vanno a fare la spesa, molti rientrano comunque a casa tutte le sere, chi resta nella roulotte al seguito del gregge comunque viene raggiunto dal pastore al mattino con cibo portato da casa o acquistato. chi pratica il pascolo vagante non munge le pecore, sono animali da carne, quindi niente ricotta e formaggio

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