La Fiera dei Santi a Vinadio

Ve l’avevo detto che sarei andata a Vinadio per la Fiera dei Santi, dedicata alla Pecora Sambucana, razza ovina che rischiava l’estinzione e che invece è stata recuperata, permettendo oggi l’esistenza di una piccola economia montana che ruota intorno ad essa.

In Valle Stura è autunno, nella sua espressione migliore. Ci sono già state anche due spruzzate di neve, l’ultima abbastanza abbondante, tanto da coprire i prati e spezzare numerosi rami ancora carichi di foglie. Qui il ricordo dell’ultimo inverno è ancora ben vivo, insieme a tutti i problemi che ha comportato.

Il sole però sta sciogliendo la neve ed i colori dell’autunno brillano in questa giornata tiepida. Giù nella valle si sentono risuonare le campanelle delle pecore e l’allegro rumoreggiare della fiera. Bancarelle, mercato, prodotti tipici ed artigianali, abbigliamento e tutto il solito contorno di queste manifestazioni…

Io però ho un obiettivo principale, lo spazio dove ci sono le pecore. La cornice dell’evento è unica, infatti si svolge all’interno del Forte Albertino di Vinadio, dove gli allevatori hanno condotto i loro capi per la valutazione degli esperti. In questo momento sono già in corso le premiazioni.

Quasi subito incontro Gloria, la Presidente del Consorzio Escaroun, che mi accompagna a vedere la mostra dedicata ad un suo avo. Questa è una vera e propria scoperta: chi mai immaginava che le nostre vallate esportassero esperti pastori fino negli Stati Uniti? "Bartolomeo Marino, pastore in America" infatti è un percorso che ci porta sulle tracce di Bartolomeo, emigrante come tanti, che ha lasciato un diario del suo ritorno dalla California a Vinadio, dopo 7 anni come pastore in quelle terre.

La California aveva bisogno di pastori, le pecore erano una risorsa fondamentale per la preziosissima lana. C’era bisogno di panni caldi e di coperte per tutti gli uomini impegnati nella corsa all’oro nelle terre fredde. Bartolomeo, pastore come tanti nella Crau francese, tramite amici decide di tentare fortuna in California, dove cercavano pastori in grado di gestire le greggi importate dalla Francia. Un gregge di 10.000 capi in terre sconfinate… Nella mostra vedremo anche gli abiti con cui è tornato a casa Bartolomeo, numerose foto d’epoca e leggeremo pagine del suo diario, da cui si capisce come l’emigrante abbia fatto fortuna. Una scoperta di una realtà completamente ignorata. Questa mostra è disponibile, per chi fosse interessato, presso l’Ecomuseo della Pastorizia (0171-955555), probabilmente verrà riproposta presso l’Ecomuseo durante l’estate.

Torniamo all’esterno, dove continuano le premiazioni dei pastori di oggi e dei loro animali più belli. Ecco un esemplare di particolare pregio. Ricordo che la Sambucana ha conservato la sua triplice attitudine alla produzione di carne, latte ed anche lana, con la quale vengono realizzati dei manufatti artigianali.

Nei box contro i muraglioni del forte ci sono gli animali di ciascun allevatore, provenienti dai comuni della Valle e da paesi limitrofi. Una trentina di allevatori ha preso parte alla rassegna e tutti sono soddisfatti per la partecipazione del pubblico.

Per un premio speciale, viene chiamato Angelin Giavelli di Ferriere, ultimo rappresentante dei pastori della valle che hanno fatto la transumanza verso la Crau, qui accompagnato dal figlio.

Stefano ed Antonio della Comunità Montana chiamano gli allevatori, qui il Presidente Quaranta sta premiando Daniele Giordano, che ha conquistato un gran numero di riconoscimenti con i suoi animali. Ricordiamo che lui è il fratello di Patrizia, l’abile casara che produce i famosi formaggi acquistabili presso il Caseificio dell’Ecomuseo.

Tra il pubblico, si possono riconoscere alcuni volti, come quello del pastore Ghibaudo, uno degli ultimi pastori transumanti di Roaschia, ormai in pensione. E così si continua con la storia della pastorizia piemontese… L’amico non manca di invitarmi alla fiera dedicata alla pecora frabosana-roaschina che si terrà il 7-8 novembre nel suo comune.

Continuano le premiazioni, giovani e meno giovani, tutti uniti intorno a questa grande passione. Alla fine delle cerimonie, un bel pranzo dove la carne di agnello la fa da padrona. C’è anche però ci deve tornare degli animali, perchè non si può fare festa dimenticandosi di loro.

Sulla via del mio ritorno infatti incontro un gregge che è appena stato fatto uscire dalle reti e viene condotto al pascolo nei prati del fondovalle ancora verdi. Dopo un’estate molto secca, questo strano autunno dove bruschi sbalzi di temperatura hanno già portato la neve.

Il pastore chiama il gregge dall’altra parte della strada, passando in mezzo alle auto dei turisti che stanno facendo pic-nic approfittando delle temperature miti di questa domenica di fine ottobre. Insomma, è stata una bella giornata in valle Stura, ancora un saluto a tutti gli amici incontrati alla Fiera.

Una risposta

  1. Ciao! Farti i complimenti per come hai descritto la Fiera dei Santi di Vinadio è troppo poco. Hai saputo descrivere e documentare con le tue fotografie una giornata particolare, tanto attesa da tutti i pastori e organizzatori. E’ stata anche un’ occasione per incontrarti e salutarti. Un sincero ringraziamento, Gloria.

  2. Sempre bellissima e affascinante, la valle Stura. Ci sono già stata un paio di volte ed è sempre un piacere!
    Saluti ai colleghi (sturani? sturesi? 😉 ) e al responsabile dell’Ecomuseo della Pastorizia, iniziativa molto importante, se passano di qui.
    Chiara, che ricorda con piacere le giornate del convegno sulla transumanza del 2003…

  3. @gloria: grazie a te per l’accoglienza e per avermi accompagnata a vedere la mostra. sono contenta che ti sia piaciuto quello che ho scritto. complimenti ancora per tutto il lavoro che avete fatto e che fate in valle stura!
    @chiara: spero che abbiano letto… adesso vado a segnalare il post anche a loro, ieri mi sono dimenticata di farlo!

  4. Tra l’altro, visitando il sito dell’Ecomuseo, vi ho persino trovato una foto sulla quale ci sono anch’io… Mi fa davvero piacere stare in quella compagnia!
    Chiara

  5. sono Alessandro, complimenti per il blog; domenica sarò alla fiera a Roaschia; io scendo con i miei due cani da pastore maremmano abruzzese ( chissà magari qalcuno è interessato a qualche futuro cucciolo…) dovrei fare anche un bel po’ di foto, se posson esser utili basta chiedere; spero di commentare insieme a voi l’evento!
    saluti.

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