Precisazioni

A seguito delle decine e decine di commenti, messaggi e telefonate ricevute ieri, per dare una risposta chiara a tutti voi, ho deciso di scrivere ancora un ultimo post dopo quello in cui vi annunciavo la chiusura di questo blog. Innanzitutto, per chiusura intendo dire che non scriverò più nuovi post, ma ovviamente questi 10 anni, dal 2007 ad oggi, con tutti i testi, le foto e i video resteranno on-line.

Poi volevo rassicurare sulle mie condizioni di salute. Sto benissimo, anzi, oserei dire che la mia vita è in un periodo particolarmente felice. Inoltre, le voci sulla vendita delle mie capre sono solo uno scherzo, un pesce d’aprile. Loro restano con me, anche se ovviamente dovrò mandarle in guardia per la stagione estiva, di modo che possano pascolare in alta quota erba molto migliore di quella che troverebbero intorno a casa mia.

Inoltre, la chiusura di “Storie di pascolo vagante” non deve essere vista come una “sconfitta”. Non chiudo assolutamente perché mi senta sconfitta o perché l’argomento non mi interessi più. Continuerò a seguire le tracce del gregge, la passione c’è e resta dentro di me. Ma avrete ben visto anche voi come, negli ultimi tre anni, via via ho presentato sempre meno post aventi come argomento la pastorizia nomade. Quelle che vi raccontavo non erano più quindi storie di pascolo vagante. Erano altre cose.

Sono pienamente consapevole di come un blog sia qualcosa di consultabile, mentre facebook offre solo brevi istanti che si perdono rapidamente nella rete (gli album fotografici però sono visibili fin quando si vuole). Quello che ho scritto è che, nell’immediato, facebook servirà per tenersi informati specialmente sugli appuntamenti e… perché no, sulle novità anche riguardanti “le mie scritture”. Le storie di pascolo vagante ultimamente non mi soddisfacevano più, non avevo più lo stimolo giusto per scriverle. Quindi serve qualcosa di diverso. Stimoli intorno a me ne ho tantissimi, concedetemi una pausa per mettere insieme idee e pensieri, poi…

Qualcosa ci sarà di sicuro. Non un seguito, ma qualcosa di nuovo. I tempi cambiano, le idee maturano, si trasformano e si evolvono. A me non è mai piaciuto parlare di ciò che non conosco a fondo. Riportare notizie sul pascolo vagante per sentito dire non fa per me. Non sono più quotidianamente in quel mondo in prima persona, quindi non posso farvene una cronaca. Scrivere ho scritto tanto, cercate i miei libri se ancora non li avete, così potrete leggere i miei pensieri e vedere le mie foto!

Ci rivedremo sicuramente “altrove”. Se non siete su facebook, ogni tanto nei prossimi mesi fate un giro qui, magari ci sarà una sorpresa, un nuovo link su cui cliccare e nuove storie da scoprire. Come vi ho detto, le idee non mi mancano. Credo che uno scrittore debba scrivere per passione e non per obbligo. Capisco che ci si affezioni ad un filone, alle puntate di una serie, ma se chi scrive non riesce più a metterci dentro la passione, anche al lettore, al telespettatore, arriverà qualcosa in meno e alla fine un prodotto scadente cancellerà anni ed anni di pubblico fedele. Per questo ho detto basta. Ma prometto di “portarvi ancora con me”, specialmente in posti come questo. Se riuscite a leggere il messaggio contenuto in questa foto, avrete già capito cosa intendo dire. Altrimenti… portate pazienza qualche giorno, settimana, mese…

10 anni e allora…

10 anni fa, 4 aprile 2007. Quasi non sapevo cosa fosse un blog. Volevo parlare del mondo dei pastori vaganti, volevo farli conoscere, soprattutto volevo comunicare al “mondo” alcune problematiche che affliggevano questa realtà. E così avevo aperto un blog… Le storie di pascolo vagante. Qui il primo post, poi tutti gli altri a seguire. 10 anni di riflessioni, storie, vita vissuta, immagini, interviste, contributi da parte di amici.

In questi 10 anni sono successe tante cose, mi sono successe tante cose. Da un paio di anni a questa parte avete ben visto come di pascolo vagante in senso stretto qui se ne parli sempre meno. Non è più il mondo con cui ho a che fare quotidianamente, la vita ha portato così. Resto più che mai a contatto con allevamento e allevatori, adesso ho “persino” un mio codice di stalla e un micro gregge di capre per passione personale. Però una serie di riflessioni ed eventi in questo momento mi dicono di sospendere queste pagine. Scusatemi, lo so che per molti erano un gradito appuntamento. Per coerenza però in questo momento ho deciso di chiudere. Non sono più le storie di pascolo vagante di 10 anni fa e non ho più stimoli e materiale per aggiornarle costantemente.

Le greggi continuano il loro cammino, bene o male. Certe mie amicizie tra i pastori continuano, erano iniziate già prima del blog. Altri pastori li ho persi di vista. Qualcuno non c’è più. Qualcuno ha smesso. Qualcun altro sta attraversando gravi difficoltà. Viene davvero da chiedersi… dove vai pastore? Nemmeno io so fino in fondo dove sto andando. Sicuramente continuerò a scrivere, idee in mente ne ho, tempo per sedermi e dedicarmici per più ore senza pensare ad altro un po’ meno. In autunno dovrebbe uscire il libro sulle capre, poi chissà. Magari tornerò a scrivere qui o forse lo farò altrove. Tutti coloro che sono su facebook, possono seguirmi lì per vedere immagini ed essere informati sugli appuntamenti, serate, ecc.

Chiudo con un pensiero speciale per un pastore in difficoltà, uno dei pastori che mi ha aperto le porte del pascolo vagante. Magari buone notizie sulla sua situazione mi sproneranno a ricominciare… Nel caso invece decidessi di aprire un nuovo sito, lo comunicherò anche qui. Per adesso comunque vi saluto. Sono stati dieci anni molto belli e il blog mi ha permesso di incontrare nuovi amici. Grazie davvero a tutti. Buon cammino.

Auguri

A tutti gli amici e lettori del blog, ecco gli auguri di Buona Pasqua. Comunque vogliate intendere questo momento, sono giorni in cui c’è una rinascita di tutto ciò che ci circonda, in natura. Quindi un momento felice e di buon auspicio per chi ancora pratica un mestiere strettamente legato ai ritmi della terra.

Nell’immagine, il mio capretto Nougat, primo (ed unico, per quest’anno) nato nella mia stalla. Buona festa a tutti!

Foto e varie informazioni

Inizio con un paio di comunicazioni di servizio. Innanzitutto grazie a coloro che hanno già aderito alla campagna di crowfounding a sostegno del blog e a chi ha acquistato le magliette sul sito, entrambe le iniziative contribuiscono a mantenere in vita questa pagina. Le magliette sono in vendita fino al 31 marzo, quindi affrettatevi a scegliere modello, taglia e colore!

Segnalo poi un interessante articolo sul lupo scritto dai veterinari faunisti di AlpVet.

Adesso vi lascio a delle bellissime immagini di Leopoldo, sempre il gregge di Fabio Zwerger. Sembrano dei quadri, non è vero?

(tutte le immagini sono di L.Marcolongo)

La maglietta di pascolo vagante

Ecco qui, come promesso, la maglietta che ho creato per chi sosterrà il blog con un piccolo contributo economico.

Questo è il modello base che verrà inviato a chi la sceglierà nella campagna di crowfounding a sostegno del blog. Se invece siete interessati ad atri modelli (comprese canottiere, felpe, T-shirt da donna, ecc) e colori, andate sul sito della vendita on-line. Grazie a tutti coloro che parteciperanno al crowfounding o acquisteranno i prodotti!

Un sostegno per il blog: crowfounding

Cari amici che mi seguite da anni, cari lettori di questo blog, addetti ai lavori, appassionati, curiosi, allevatori, persone che vengono su questa pagina per “respirare un po’ di aria fresca”, come mi scrivete ogni tanto… Da ieri è aperta una campagna di crowfounding per raccogliere appunto fondi per questo blog. Dal momento che, per volontà e per forza, scrivere è il mio mestiere… vi chiedo un piccolo aiuto. Ne avevamo già parlato un po’ di tempo fa, vi ricordate? Tutto quello che compare qui in queste pagine, soprattutto negli ultimi anni, è esclusivamente frutto della mia passione. Anche gli annunci che trovate nella pagina a fianco sono inseriti gratuitamente.

Se volete contribuire, con qualsiasi cifra, darete un valore a tutto quello che ho fatto in questi anni e mi aiuterete anche a proseguire con le ricerche per i miei prossimi libri. Aprendo la pagina troverete anche le ricompense che potrete ricevere in base alla cifra donata. Quanto spendete per bere un caffè ogni mattina? E per comprare il giornale? E per vedere la TV? Anche la produzione artistica e letteraria (in ogni sua forma) è un lavoro e un servizio, non credete?

Presto mi attiverò per creare le magliette che verranno usate come ringraziamento base per chi contribuirà con una donazione, queste potranno anche essere acquistate separatamente, ma vi terrò informati. Per chi donerà cifre più consistenti, la ricompensa sarà uno dei miei libri.

Tra meno di un mese saranno 9 anni da quando è stato creato questo blog. Potrete fare anche voi in modo che il suo cammino prosegua. Grazie a tutti. In questa pagina verranno inseriti via via i nomi dei sostenitori (a meno che mi chiedano di non essere nominati)

Vecchie storie

Ieri ho terminato di scrivere la bozza del mio nuovo libro. All’incirca un anno fa ho avuto un contatto da una casa editrice nazionale, mi hanno chiesto di scrivere un libro partendo da queste storie, le storie di pascolo vagante che ho raccontato in tutti questi anni, la mia storia. Fare un copia incolla sarebbe stato forse facile, materiale qui ce n’è in abbondanza, ma un libro deve essere vivo e sentito per trasmettere qualcosa a chi lo legge. Inoltre… deve essere un piacere per chi lo scrive.

Così ho lasciato che la mente andasse indietro a quando ho conosciuto il mondo dei pastori vaganti. Ho cercato di rievocare le emozioni, le sorprese, il cammino insieme al gregge, ma soprattutto il cammino all’interno di questa realtà, dove ho imparato soprattutto osservando e non facendo domande.

Ho rivissuto le transumanze, le sensazioni, le scoperte. Sono passati più di dieci anni, ma… mentre molti altri fatti quotidiani mi sono scivolati addosso e, anche se avvenuti di recente, non mi hanno lasciato alcuna traccia, nemmeno nella memoria, ricordo molto bene tutti i giorni di pascolo vagante. L’enorme archivio fotografico inoltre mi aiuta, basta rivedere un’immagine per ritrovare persino gli odori, quello della lana bagnata in un giorno di pioggia, dell’artemisia schiacciata dal passaggio del gregge lungo un fiume, delle foglie nei boschi durante la transumanza autunnale.

E così, se il libro piacerà all’editor (questa volta è una cosa seria… non sono solo più io a decidere cosa verrà pubblicato, come per le precedenti opere, dove al massimo qualche amico rileggeva e suggeriva qualche correzione stilistica), uscirà in tutt’Italia. Non sarà più complicato reperirlo, come per i precedenti, quasi tutti autoprodotti a spese della sottoscritta e distribuiti con qualche difficoltà (ma comunque, se me li chiedete, quelli non esauriti c’è modo di ordinarli e riceverli!). Sarà un viaggio in cui voi, “vecchi amici del blog” forse riconoscerete qualche luogo, qualche personaggio, ma mi auguro sia anche una scoperta per tanti altri che ancora non conoscono questa realtà.

Ci saranno le problematiche, ci saranno le difficoltà, ci sarà il pascolo vagante in tutte le sue sfaccettature, così come ve l’ho sempre narrato. Ovviamente sarà una sintesi, un condensato, visto che mi è stato chiesto di rimanere entro un certo numero di battute. Purtroppo non ci saranno immagini, ma per quelle potete sempre ricorrere o a queste pagine virtuali, o a “Pascolo vagante 2004-2014“, la mia opera dedicata esclusivamente alle fotografie della pastorizia.

Quando uscirà? Non lo so ancora. Adesso mi aspetta ancora un lungo lavoro di revisione del testo: correzioni, aggiunte, eliminazioni. Magari mentre rileggo, mi verranno in mente tante altre cose da scrivere, momenti vissuti in montagna, attimi che caratterizzano le quattro stagioni della vita del pastore. Aspettatelo ed intanto continuate a seguirmi qui. Magari troverete meno storie di pascolo vagante in quanto tale, meno pecore, ma continuerete a trovare allevamento, montagna, storie di vita. Riflettevo proprio su questo: tanto mi piace sentire racconti, quanto mi piace raccontare. Non tutti possono viaggiare allo stesso modo e così a me fa piacere condividere ciò che incontro, con foto è parole. Questo è il senso dei miei libri e di questo stesso blog. Visto che ho già in mente un nuovo libro… le ricerche che farò per realizzarlo forniranno anche materiale per queste pagine virtuali.

(Tutte le immagini di questo post sono diapositive scannerizzate di momenti di pascolo vagante tra il 2004 e 2005).

Analisi del 2015

La piattaforma di wordpress, alla quale mi appoggio per pubblicare questo blog, ha preparato un riassunto del 2015… Prometto di tornare con articoli e foto nell’anno nuovo. Saluti e auguri a tutti!

Ecco un estratto:

Il Museo del Louvre riceve 8,5 milioni di visitatori ogni anno. Questo blog è stato visto circa 270.000 volte nel 2015. Se fosse un’esposizione al Louvre, ci vorrebbero circa 12 giorni perché lo vedessero altrettante persone.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

1900 e poi?

Cari amici, questo è il post numero 1900 pubblicato su questo blog, attivo dall’aprile del 2007. Quanta strada abbiamo fatto insieme, quanti nuovi lettori si sono aggiunti al cammino di questo gregge virtuale, qualcuno si sarà anche perso per la strada, chissà. Sono cambiate molte cose anche nella mia vita e adesso, mentre “Storie di pascolo vagante” diventerà anche un libro (c’è un progetto in tal senso con la casa editrice Laterza, ci sto lavorando), mi domando quale potrà essere il futuro del blog.

In questi anni abbiamo seguito soprattutto greggi di pecore, pascolo vagante e non. Transumanze, giornate in alpeggio, ricerca di pascoli nella stagione invernale. Problematiche, convegni, storie di pastori.

Siete venuti con me a molte manifestazioni, feste, fiere soprattutto in Piemonte, la mia regione, ma anche in altre parti d’Italia quando sono stata invitata o persino all’estero.

Vi ho spesso portati in montagna, sia quando questa è frequentata da pastori e margari, sia quando è silenziosa, in attesa del loro ritorno.

La mia montagna è la montagna dell’uomo, quella che non vedreste più se gli allevatori tradizionali smettessero la loro attività. Sentieri da percorrere leggendo le tracce del presente e del passato, baite, fontane, suoni di campanelle, belati e muggiti.

Prodotti tipici di qualità, per mangiare in modo consapevole e responsabile. In questo blog non è mai stata fatta “pubblicità” e ho sempre rifiutato di fare “servizi a chiamata”, cioè ho sempre e solo mostrato ciò che vedevo per caso, senza essere stata pagata da nessuno per mostrare questa o quella realtà.

Ogni tanto sono stata invitata a scattar foto ad una transumanza oppure ho fatto visita ad amici in alpeggio, non ho pubblicato le immagini di chi non voleva comparire qui, ho riportato parole, impressioni, ma sempre tutto dal mio punto di vista, in piena libertà.

Vi ho mostrato animali di razze e specie diverse. Penso che molti abbiano imparato parecchio, su questo mondo. In questi anni però sono successe tante cose. Attualmente scrivere è la mia unica occupazione. Non ho più altri incarichi nello svolgimento dei quali ho occasione anche di “incontrare” storie che poi posso riportare qui. Andare da un pastore, ad una fiera, cercare un gregge è una passione e un passatempo, così come scriverne sul blog, ma… lo sapete, bisogna anche vivere. Scrivere libri non arricchisce nessuno e di questi tempi la cultura non sembra essere in cima alla lista degli acquisti prioritari.

Non so quali decisioni prenderò in futuro, se il blog continuerà e con quale assiduità, ma volevo chiedervi una cosa. Mi è capitato spesso, in questi anni, di incontrare persone che credevano che io guadagnassi scrivendo questo blog. NO. E non l’ho mai riconvertito in un sito dove comparissero pubblicità. Qui vedete il testo e le foto che inserisco io. Sareste disponibili però a “sponsorizzare” questo blog? Intervenire finanziando le spese che affronto nei viaggi per poter andare qua e là e raccontarvi poi le mie storie di pascolo vagante? Grazie a tutti quelli che, in questi anni, hanno acquistato i miei libri, è stato un grosso aiuto, ma le spese per pubblicarli comunque sono state ingenti. Adesso quindi vi faccio una domanda…

Come modalità per la raccolta di contributi, pensavo alla formula del crowfounding, una raccolta di fondi in rete. In fondo a questo blog, anche solo per scrivere, senza tener conto delle foto e dei viaggi, di tempo ne ho dedicato parecchio. Come sempre, piena libertà di risposta e suggerimenti.