Il pascolo vagante è un mestiere duro, chi segue questo blog dovrebbe ormai aver capito come si svolge. Però ogni tanto emergono delle novità, a complicare quello che è il normale andamento del lavoro. Voglio farvi leggere un documento ufficiale, cioè la risposta di un Comune alla domanda di un pastore che, nella richiesta di pascolo vagante, aveva inserito anche il transito in questo territorio.
Si richiedeva, per l’appunto, il solo transito del gregge. Ma il Comune di Poirino l’ha vietato, con le motivazioni che potete leggere anche voi. Vediamo un po’ di prenderle in considerazione una ad una, perchè alcune lasciano decisamente perplessi. Innanzitutto, la comunicazione è del 15 ottobre. Ricordiamo che, con la nuova normativa, i pastori sono obbligati a comunicare il loro piano di pascolo/spostamenti al momento della discesa dall’alpe. Si fa la domanda per i Comuni in cui avverrà il pascolo vagante ed è obbligatorio indicare anche le date. Sapete bene come sia impossibile prevedere esattamente dove, come, ma soprattutto quando si sposterà il gregge!!!
Il primo motivo per vietare anche solo il passaggio del gregge sono “le particolari condizioni climatiche che hanno reso il territorio particolarmente acquitrinoso“. Si è tardato ad arare e, pertanto, nelle stoppie è cresciuta erba. Bene, direte voi. C’è da mangiare per le pecore! E invece no… A parte il fatto che da ottobre a dicembre possono ancora essere successe tante cose… E’ vero, ha piovuto ancora, ma c’è chi è riuscito ad arare. Oppure il terreno può essere gelato. Ma la questione è un’altra: “…favorendo la crescita di erba spontanea che in molti casi viene diserbata prima di procedere all’aratura. Tale azione fa sì che i campi trattati con erbicidi non siano pascolabili, aumentando così la difficoltà nel governo di eventuali greggi percorrenti il territorio in un periodo assolutamente non idoneo al pascolo…”
Invece di dire: “visto che da queste parti non mancano greggi e pastori, vediamo di favorire il pascolamento evitando così l’impiego di diserbanti chimici“, si consente il loro impiego e si vieta i passaggio delle greggi. Complimenti davvero!!! Ma poi tempo fa, quando avevo scritto in Provincia per denunciare il problema degli erbicidi lungo le strade percorse dai pastori, mi avevano risposto che erano innocui per il bestiame. I conti non mi tornano! Voi cosa ne pensate?
Ma ci sono anche altre motivazioni per vietare il pascolo vagante in quel di Poirino. Tra le colture di pregio del territorio, vengono inserite le asparagiaie, le serre… e i campi solari!! Non sapevo che i pannelli fotovoltaici fossero una coltura agricola! Ovvio che un gregge in una serra o in un’asparagiaia fa danni, così come in un orto. Ma come il pastore si “para” il prato dove non ha il permesso di pascolare, o il campo di cereali, avrà cura di evitare le serre. E i campi solari sono recintati. In questi ultimi poi il pascolamento sarebbe da favorire, come avviene negli Stati Uniti. Avevo letto un articolo dove appunto si diceva che, per la gestione di questi spazi, i piccoli ruminanti sono l’ideale, perchè brucano e non fanno danni, a differenza dei mezzi meccanici che possono far schizzare sui pannelli frammenti, pietre, ecc che causano danni alla loro superficie. Ma siamo in Italia…
E che dire della motivazione relativa alla viabilità? Poirino è un comune tra i più estesi della provincia ed è attraversato persino dall’autostrada. Cos’è, una barzelletta? Garantisco che i pastori temono le strade di grande traffico, se potessero non le attraverserebbero nemmeno. L’autostrada ha appositi cavalcavia anche per certe strade secondarie. Le altre strade possono essere attraversate, con un minimo di attenzione, poi c’è una fitta rete di vie di campagna su cui si spostano i mezzi agricoli che possono essere percorse anche dal gregge senza arrecare danno ad alcuno. E un gregge che attraversa la strada asfaltata la sporca come un trattore con le ruote infangate. Proprio a Poirino, un pastore in passato aveva chiesto in Comune l’assistenza della polizia municipale per un attraversamento di una strada principale e gli era stato risposto che, visto il divieto sul territorio comunale, gli sarebbe stata inflitta una multa di 500 euro. Mi spiegate allora che deve fare il gregge? Volare?
Se poi ci sono zone vietate al pascolo per motivi faunistici ed ambientali, lì il gregge non sosterà e proseguirà oltre. Sottolineo comunque che il permesso è stato negato a chi aveva fatto richiesta per solo transito e non per pascolamento. Mi viene comunque voglia di fare un ironico applauso ad un Comune che preferisce gli erbicidi ed i campi solari alle pecore. Poi parla di colture di pregio e di mantenimento della biodiversità. A me sembra un controsenso!
Poi comunque ci sarebbero, all’interno del Comune, contadini che aspettano i pastori per far loro pascolare i prati. Specialmente quest’anno, che le particolari condizioni climatiche citate anche dal Sindaco hanno favorito un’eccezionale crescita dell’erba. L’altro giorno ho sentito un anziano contadino affermare che, se gelasse il terreno, oltre ai prati sarebbe quasi da far pascolare velocemente anche il grano, perchè cresce troppo. Invece no, vietiamo l’ingresso alle pecore e diciamo ai contadini di trinciare l’erba con i trattori, sprecando foraggio e carburante. Bel modo di affrontare la crisi e pensare all’ambiente.
Io no ho davvero parole, ormai ho rinunciato a capire come pensano certi politici, dal basso livello fino ad alto, forse, appena si siedono sulle sedie, perdono la capacità di ragionare, poi si fanno tanti discorsi sull’importanza di mantenere le tradizioni, di rispettare l’ambiente, ma quando capita di poter fare davvero qualcosa, lo impediscono preferendo i prodotti chimici e macchine agricole.
Non vedo davvero nessun settore in cui ci sia intelligenza e coerenza nella nostra bella Italia, siamo davvero governati da persone senza il minimo buon senso.
incredibile ma vero.
vi voglio raccontare un fatto , tanto per rendere piu’ chiaro ,se ce ne fosse bisogno come ragionano ormai quasi tutte le amministrazioni .
io sono dell appennino ligure vivo a 1000 mt ho 7 mucche animali da cortile e con mia moglie lavorando solo 2 giorni alla settimana siamo dei re……………………..
allora…. il fatto pero’ succede in val sesia non entro nei dettagli senza fare nomi e via dicendo per evitare polemiche inutili.
ho degli amici pastori della zona che da 5 generazioni partono tutti gli anni dal fondo valle e vanno all alpe di propieta’ e ancora adesso lo fanno senza l’ausilio di mezzi uno spettacolo unico 60 mucche 120 capre 5 muli tutte le galline maiali ……pecore agnellini…..tutto trasferiscono in toto tutta l azienda senza mezzi.
dal racconto del mio vecchio amico interrotto dalle lacrime non di rabbia ma di avvilimento esce fuori che per generazioni al loro passaggio nei vari paesi e frazioni sia all andata che al ritorno era sempre una festa erano accolti da tutti con immenso piacere poi un giorno in un comune arriva un geniosindaco che dopo il suo passaggio oltre che a vietare qualsiasi manifestazione invia al mio vecchio amico e a i suoi figli il conto da pagare per la pulizia delle strade e diffidandolo a che la cosa non si ripeta…………!!!!
voi direte che questi sono persone che non conoscono la cultura del posto dove vivono e che non sono sensibile alle tradizioni e alle esigenze di chi opera in quel settore e vi sbagliate si perche pensate da non credere dopo le proteste di alcuni anziani abitanti del comune che si son visti negare una cosa con cui sono cresciuti il geniosindaco e la sua geniogiunta pensate ………….hanno organizzato una gita nella vicina svizzera per vedere la festa della transumanza
non aggiungo altro
aprofitto per fare i complimenti per questo blog che a gente come noi ci fa sentire meno soli
io non mollero mai
MAI