Tempo libero ne hai, se ti organizzi

Il mio giro in Valle Maira si è concluso da Roberto, classe 1985, nell'alpeggio ai piedi di Rocca la Meja (Alpe Margherina). Il luogo è splendido, la porzione di pascoli di competenza di quest'alpeggio è forse tra le più belle che mi sia mai capitato di attraversare nei miei viaggi tra le montagne. Mi ricordo che, ai tempi del censimento degli alpeggi (2004), l'unica lamentela raccolta quassù riguardava l'eccesso di marmotte!

Il papà di Roberto infatti raccontava che i bei pianori ed i dolci pendii del suo alpeggio erano letteralmente una groviera a causa delle tane delle marmotte. E le vacche si rompevano le gambe sprofondando nelle buche! Dicono che dove c'è l'erba buona abbondano le marmotte e qui se ne può proprio avere la dimostrazione. Numerose scappano mentre salgo in auto fin davanti alle baite, dove spero di trovare anche questo giovane, che mi è stato segnalato dai suoi vicini di alpeggio.

Ed infatti c'è, quel giorno è addirittura solo, dato che i genitori sono dovuti scendere a valle per qualche incombenza. Mi racconta la sua storia, simile a quella di tanti altri giovani figli di allevatori. Un corso di formazione, un anno di lavoro come meccanico e poi la scelta di seguire la passione… E così è tornato a lavorare in famiglia, con gli animali, conducendo una vita da margari, comprando il fieno per l'inverno. "Non ho mai pensato di smettere, ma se va avanti così finirà che saremo obbligati a fare altro!"

L'isolamento, quassù ad oltre 2000 metri di quota, è solo apparente. La strada permette di spostarsi facilmente e così Roberto racconta di uscire anche spesso. "Volendo tutte le sere, senza problemi! Per fortuna tra qui ed Acceglio ci sono ancora abbastanza giovani, così ci troviamo. Viaggi non ne ho mai fatti, ma andare a fare festa sì! Se ti organizzi, di tempo libero te ne resta, specie adesso, fino a novembre. Dopo, con le bestie in stalla, molto meno."

Roberto spiega com'è organizzato il lavoro qui in montagna, la mungitura, i fili da tirare: "Specie adesso che abbiamo fatto il piano pastorale." Del formaggio invece continua ad occuparsene il padre, che è anche il Presidente della neonata associazione dei produttori di Nostrale d'Alpe. "Giù le metti fuori, le metti dentro, le stalle da pulire…". Quel che piace di questo mestiere è avere animali belli, mentre il lato meno accattivante è dover lavorare ogni giorno.

Quando sono arrivata stava guardando la TV e potrebbe sembrare assurdo, in un posto così. Ma quando vivi lassù ogni estate, quando lavori ogni giorno, puoi anche avere voglia delle stesse distrazioni di chi svolge tutt'altro mestiere. D'altra parte, chi abita in una città d'arte non passa ogni giorno a girare con il naso in su scattando fotografie… Comunque sia, io verrei volentieri in alpeggio quassù! La famiglia di Roberto sale all'Alpe Margherina dal 1967.

Le vacche muggiscono, il giorno prima sono stati venduti dei vitelli… Roberto parla ancora dei prezzi di vendita bassi e delle spese alte, della burocrazia che incombe: "Seguo tutto io la parte burocratica dell'azienda, ma è un gran casino. So usare il computer, ma non ci passo tanto tempo, proprio solo quel che serve." Tra non moltissimo sarà di nuovo ora di lasciarsi alle spalle questi posti: la transumanza sarà una grande festa che coinvolgerà amici e parenti: "…con i rudun e tutto quello che serve!"

  1. e vero posso confermare che quella e una buona montagna xche x due anni di fila o mandato le mie pecore con altri compaesani e sono sempre scese molto belle e piene e salivano ache fino a rocca la meja io ppero le davo in guardia al signore dino colombero che le teneva x tutta la estate e lui continua a salire ancora oggi con 500 pecore

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...