Fiere che vanno, fiere che vengono…

Ho saputo solo l'altro ieri che quest'anno la Fiera della Pecora Roaschina è stata spostata in primavera. Sarà questa domenica, 22 maggio 2011. Qui sul sito del Comune potete vedere la locandina ed il programma. Purtroppo, per una concomitanza di impegni, non potrò essere presente. La stessa cosa vale per la Festa dei Margari a Saluzzo. Qui vi invito al Convegno del 19 maggio, ore 21:00, presso la sede Coldiretti, dove presenteremo il progetto PROPAST. Sabato 21 e domenica 22 varie iniziative tra cui la sfilata delle mandrie, dimostrazione di tosatura, ecc… Qui il programma della manifestazione.

Vi segnalo anche, in tutt'altra parte d'Italia, "Pascolo Vagante" di Giorgio Vazza, mostra di pittura e disegno dal 21 maggio al 5 giugno 2011. Inaugurazione sabato 21 maggio 2011 ore 18.00. Sala Esposizioni Comune di Puos d'Alpago Belluno. Proiezione video Pascolo Vagante, da un'idea di Sonia Vazza realizzata da Valentina Ciliberto e Sonia Vazza

orario mostra: lun-ven 17.00-19.00 sab-dom 10.30-12.30; 16.00-19.00
L’idea artisticaPascolo Vagante nasce dall’incontro con Davide e Daniela, due giovani pastori, e dal viaggio fatto insieme a loro, ripercorrendo gli antichi sentieri della transumanza in montagna. Antichi percorsi che hanno generato nuove emozioni e riempito di schizzi taccuini di viaggio. Questi disegni, rielaborati poi in studio, hanno dato vita a Pascolo Vagante, un viaggio della memoria in un continuo susseguirsi di stagioni, luoghi e persone.
 

Torniamo in Piemonte. La scorsa domenica ce l'ho fatta ad andare a Bobbio Pellice per la fiera, ma sono arrivata quando ormai quasi tutti gli animali erano già arrivati. Ho sentito in lontananza i rudun e sono arrivata in tempo per gli ultimi animali della famiglia Melli – Gonnet. Anche se qualche giorno prima le previsioni avevano annunciato pioggia, alla fine c'è stata una limpidissima giornata di vento freddo, con sole che scottava non appena il vento si calmava un po'.
 

E così, tra il frastuono dei campanacci, c'è stato il tempo di incontrare amici che non vedevo da qualche tempo, scambiare un saluto, una battuta sulla prossima stagione d'alpeggio, che incombe per tutti. Ormai è questione di giorni, di settimane, ma comunque in valle è tutto un risuonare di campane e campanelle, con animali al pascolo ovunque nel fondovalle e sui versanti più esposti al sole.
 

 
Gli animali vengono condotti negli spazi appositamente recintati, ciascuno con il nome dell'allevatore. Tutti si ritrovano a chiacchierare, a bere un bicchiere in compagnia, perchè quella è una giornata di festa, perchè poi si salirà in alpe e magari non ci si vedrà fino alla prossima fiera, quella della discesa dall'alpeggio… Intanto il vento continua a soffiare impetuoso, allontanando le nuvole dalle montagne.
 

Elisa mi mostra con orgoglio il nuovissimo rudun, fatto fare apposta per il diciottesimo compleanno. La vacca non è molto convinta di farsi fotografare e ci tocca girarle intorno più volte prima di poter rubare uno scatto. Saluto il gruppo e mi sposto da altri allevatori, per poter scambiare quattro chiacchiere con tutti. Alla fiera si va sì per vedere gli animali, ma è soprattutto un punto di incontro!
 

 
Si sente un suono in lontananza, manca ancora un allevatore. Avevo quasi la certezza che, pur essendo io in ritardo, sarei comunque riuscita a vedere almeno l'arrivo della mandria di Pier Claudio, ed infatti così è stato. Le vacche incalzano veloci in un concerto che il vento trasporta per tutto il paese. Via via sfilano tutti gli animali, fino ai vitelli alla fine del corteo. Adesso tutti i recinti sono al completo, non manca davvero più nessuno.
 

 
Non manca nemmeno l'erba da pascolare, qui siamo in piena fioritura ed i prati sono punteggiati di colore. Il vento agita le spighe delle graminacee e continua a soffiare forte, a raffiche, in un'alternanza di caldo e freddo. Anche sui valloni più nebbiosi oggi splende il sole, ma chissà come sarà poi l'estate?
 

 
La fiera è un gran giorno anche per i più piccoli ed è impossibile non notare questo quintetto che si aggira con fare competente tra i recinti, valutando le bestie ad una ad una con un piglio che rispecchia quello degli anziani. Il clima di festa ed il pubblico dimostrano però, qui più che altrove, che l'allevamento è parte integrante dell'economia della valle e non solo un'attività un po' marginale, praticata da persone quasi relegate a stare tra di loro, escluse dalla società che non comprende.
 

 
Nasci allevatore o lo diventi, respirando questa aria intrisa di passione. E continui ad esserlo, per sempre, anche dopo essere arrivati alla pensione evocata dalla scritta sul collare di questo rudun: "Ho lavorato, ho faticato e alla pensione sono arrivato." Anche in pensione però continui a fare l'allevatore, perchè stare senza animali non si può. Continuano i figli, ed i nipoti, quelli che adesso sono lì a girare tra le bestie con gli amichetti, sguardo serio e la loro cana in mano.
 

Una foto di gruppo con tutti quelli che hanno aiutato a portare su le bestie, dalla cascina fin qui, nei prati della fiera. Tra le vie del paese c'è l'altra fiera, quella delle bancarelle, dei formaggi, dei vestiti, delle attrezzature, dei fiori, delle piante aromatiche… Un giro magari lo si fa, ma ormai quella parte è soprattutto per i turisti. "D'autunno c'è più gente…", commenta qualcuno. Ma forse anche questo tempo così strano ha tenuto lontano parte del pubblico.
 

 
Relegato tra le vie del paese trovo l'amico Silvio con le sue campane. Si è fatto promettere che il prossimo anno gli verrà data una collocazione più vicina al bestiame, di modo che le sue opere possano suonare insieme a quelle appese al collo degli animali. Magari ci vedremo in qualche prossima transumanza, impegni reciproci permettendo… Però ora devo andare, la mia breve visita qui è finita.
 

 
Ancora uno sguardo verso l'alto, verso le montagne dove la neve si ritira sempre più ed i pascoli iniziano a tingersi di un verde tenero. I primi a salire saranno i pastori con le loro greggi, poi poco per volta sarà il momento dei margari. Per qualche mese, l'aria degli alpeggi risuonerà, viva, di suoni, muggiti, belati, abbaiare dei cani…

Una risposta

  1. Ciao Marzia bello quest'articolo!!! del gruppetto dei 5 bimbi solitamente fa pparte ank mio fratello ma a Bobbio non c'era per motivi d scuola… verrai anche alla fiera a Villar che quest'anno sarà il 16 ottobre?
    Nadine (val pellice) 

  2. ho conosciuto la Val Pellice grazie a mio cugino Franco e famiglia. Dopo due "discese" per la prima volta ho visto la "salita". Vivo nell'hinterland milanese, dunque svegliarmi di mattina presto e vedere le montagne,il verde,i suoni e sapere che esistono ancora posti simili mi tranquillizza. P.S. Troppo buono il saras del fen.

  3. Cara Marzia, sul n° 19 del 20 Maggio 2011, della rivista "Il Mondo" a pag. 26, tu e i tuoi amici allevatori potete leggere un articolo intitolato "I Della Valle americani scoprono il latte firmato"  sono note interessanti riguardanti anche la bellezza delle mucche…ed il loro latte con il sapore di una volta come dice l'etichetta. Il tutto serve a dimostrare che la pubblicità è l'anima del commercio. Forse a casa nostra servirebbe una maggiore catena di solidatietà o una seria forma pubblicitaria, extra canali… che ne pensi? Tu stai facendo molto ma se vuoi prepararmi un banner, richiedimi le misure standard,  te lo pubblico nel mio sito a titolo di amichevole simpatia verso tutto questo mondo di cui presto parlerò presentando qualche razza animale come esempio.
    Come vedi le vie del Signore sono infinite!
    Ciao  
    Fernanda
    http://www.astercenter.net

  4. @fernanda: pubblicità, certo… da noi però servirebbe una politica attenta alla montagna, innanzitutto! qui è la maggior nota dolente…
    in questo momento non ho tempo per preparare il banner, comunque grazie per la solidarietà e l'attenzione  ciaooo

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