Alpeggio: lavoro, ricordi…

Iniziamo con un annuncio. Ogni tanto mi scrivete cercando indicazione su come fare, dove andare per poter lavorare in alpeggio. Più e più volte ho risposto direttamente, oppure tramite dei post qui in cui vi spiegavo come la realtà a volte è molto, molto meno romantica dell'immaginazione. Comunque, provare sulla propria pelle valle più di mille parole. Quindi qui inserisco l'annuncio di Vittorio di Settimo Vittone (TO) "Si ricerca un collaboratore per la stagione in alpeggio, dal 1 maggio al 31 ottobre. Chi fosse interessato o conoscesse qualcuno che potrebbe esserlo può scrivermi una mail e sarà ricontattato. Zona di alpeggio Canavese – Valle d'Aosta". Ho suggerito a Vittorio di inserire il suo annuncio anche sul nuovo sito di AmAMont, nella sezione "Lavoro in alpeggio", dove è stata approntato il sistema automatico di inserimento delle domande/offerte di lavoro. Invito anche le aziende ad inserire altre eventuali richieste di personale o comunque di far conoscere in giro questa iniziativa.
 

La stagione d'alpeggio si sta avvicinando, tre settimane e sarà già primavera, sul sito c'è anche chi si candida a lavorare in aziende agricole anche nella restante parte dell'anno. Prima che sia nuovamente ora di transumanze, sarà meglio che io smaltisca gli arretrati delle vostre foto. Questa viene dall'Ossola e me l'aveva mandata Marco. Il luogo dovrebbe essere l'Alpe Veglia. Non è frequente vedere carrelli per la mungitura, nelle montagne piemontesi…
 

Spero di non aver fatto troppo confusione nella moltitudine di immagini che mi aveva dato Marco. Qui dovremmo essere sempre in Ossola, ma più a nord in Formazza? Coreggimi se sbaglio…
 

La mandria attraversa lentamente il corso d'acqua e… sì, viene voglia di vedere gli animali fuori, al pascolo. Invece le previsioni continuano a mettere fiocchi di neve fino in pianura. Da una parte meglio così, serve neve in montagna per garantire buoni pascoli, laghi e torrenti ricchi di acqua per tutta l'estate. Dall'altra certi amici pensano alla data in cui avevano messo al pascolo all'aperto le manze negli anni scorsi… E poi i pastori, che invece adesso hanno disperatamente bisogno dell'erba fresca, dell'erba nuova!
 

A proposito di pastori, Marco e la sua amica (autrice delle foto) avevano anche incontrato anche un grosso gregge, quello di Ernestino. Qui sembrano pietre, più o meno chiare, sparse nel pascolo, ma in realtà si tratta di decine, centinaia di pecore.
 

Ecco qui alcune esponenti del gregge, che compie una lunga, lunghissima transumanza a piedi ed è pure protagonista della festa "Tempo di migrar"! Al tal proposito, spero molto presto di avere delle belle notizie per tutti gli appassionati, annunciandovi che nell'autunno 2011 si terrà un festa della transumanza con un grosso gregge anche in provincia di Torino.
 

Ancora una foto tra quelle mandatemi da Marco. Una bella fila di pecore ordinate… Adesso però non pensiamo alla montagna e cerchiamo di godere la primavera che sta per arrivare. Io, ancora bloccata da un'influenza che non se ne vuole andare, nonostante mi stia curando e riguardando più del solito… sento però una gran nostalgia delle pecore…
 

Concludiamo con Dragos, il nostro amico fotografo rumeno. Questa è una foto rielaborata tra quelle scattate lo scorso autunno in Val Chisone. Dragos mi ha anche segnalato l'album on-line dell'inaugurazione della sua mostra fotografica in Galles. Anche in questo caso, attendiamo la fine del lavoro in Italia e gli appuntamenti che seguiranno nel nostro paese.

Una risposta

  1. Alla fine è solo questione di tempo. Da quell'incontro avvenuto nell'agosto del 2004 è nata una idea che sta sempre più prendendo forma: il cane da pastore ed il suo gregge. Prima solo un pensiero, trasformato poi in ricerca fotografica, ma a breve il concretizzarsi di un progetto.
    Vista la mia "razza" non penso certo di scivolare nella tentazione della strada della richiesta dei contributi.
    Voglio essere libera di creare un gregge solo per il lavoro del cane. Visto il mio territorio – mi riferisco a quello di origine – desidererei avere almeno un paio di capi di cornella bianca. Conosci a chi mi posso rivolgere per l'acquisto?
    Grazie
    Ciao, a presto.
    Barbara

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