Sentire l'aria

Qualche giorno di silenzio, qui sul blog, ma ho tante nuove storie di pascolo vagante da raccontarvi. Inizio non proprio dal principio, ma voglio parlarvi innanzitutto di "Sentire l'aria". Venerdì sera infatti ero a Biella per la presentazione ufficiale di questo film. Conosco il regista, "incontrato" prima qui su internet (ormai, quando uno ha a che fare con la pastorizia, specie se nomade, prima o poi un contatto con questo sito avviene…), e poi dal vivo in Valcamonica. Conosco il protagonista, Andrea, ma anche Niculin, suo figlio, la moglie… e tanti altri che hanno avuto a che fare con il film.

E così, tra mille incertezze su quanta gente sarebbe venuta a vedere la presentazione, abbiamo raggiunto il palazzo dove si sarebbe tenuta la presentazione. A poco a poco la sala ed il cortile si sono riempiti, il buffet si è affollato ed era quasi impossibile riuscire a muoversi. C'era gente che, lasciatemelo dire, sembrava avere molto poco a che fare con il mondo della pastorizia ed alcuni guardavano con la faccia del turista del safari che incontra un selvaggio nella savana i pastori ritiratisi in un angolo.

Angolo verso il quale ho puntato con sicurezza… Che sorpresa incontrare qui Marco, e soprattutto il "famoso" Ferruccio, uno degli "storici" pastori biellesi. E così, in questo angolo, già si sentiva un po' l'aria… tra le nostre chiacchiere in Piemontese, aneddoti e racconti su questo e quel pastore. Ad un certo punto ho visto arrivare Andrea, faccia abbronzata in mezzo alla folla pallida. Un normale diciottenne, se non fosse stato appunto per il volto dal bel colorito e lo sguardo un po' smarrito in mezzo a quella confusione. Quando mi ha visto ha sorriso ed il discorso è andato subito alle pecore, come a trovare un appiglio in quel luogo dove lui non si sentiva assolutamente protagonista. Inevitabile pensare alla gioventù odierna per cui conta più apparire che non essere, ed allora fa la coda per entrare in un reality show…

La sala della proiezione era, ahimè, così gremita, che tanta, troppa gente ha dovuto rimanere fuori. Purtroppo questa sorte è toccata anche ad allevatori, ad appassionati venuti da lontano, da altre province, da altre regioni. Gli Autori erano per metà increduli e felici per lo straordinario successo inatteso, ma nello stesso tempo costernati per dover mandar via così tanta gente. D'altra parte cosa bisognava fare? Chiedere a tutti i Biellesi di alzarsi e lasciare spazio a chi era arrivato da fuori? Per fortuna c'erano anche tanti pastori ed allevatori locali, qua e là tra la folla di "curiosi". Il protagonista era lì, mescolato tra il pubblico, con gli occhi bassi di fronte alle tante, (troppe?) parole pronunciate da chi ha aperto la serata con un pizzico di retorica di troppo. Permettetemi un po' di polemica… Spero che, dopo tutte questi bei discorsi, il Sindaco di Biella si muova in prima persona per difendere i diritti dei pastori e… chissà, faccia in modo che nella pianificazione territoriale restino spazi anche per la pastorizia??

"Sentire l'aria" è un libro fotografico (fotografie di Andrea Taglier) ed un film (di Manuele Cecconello – Prospettiva Nevskij). Qui le informazioni e l'indirizzo e-mail per richiederlo, ma lo potete anche trovare ed ordinare nelle librerie. Libro fotografico + DVD costano 60 euro. Il film proiettato venerdì sera ha riscosso buon successo, anche se temo che non tutto il pubblico in sala abbia apprezzato completamente o abbia capito quello che il regista voleva mostrare. I pastori sì, loro hanno vissuto quelle (quasi) due ore con grande partecipazione. L'unica critica, da parte loro (ed anche mia): mancano le immagini della transumanza, che invece sono presenti nel libro. Vedere il gregge in cammino, quello sarebbe piaciuto a tutti. Per il resto, il pubblico di non pastori ha faticato a comprendere i tempi "lunghi", quelli che rendono veramente l'idea di cosa vuol dire fare il pastore nelle giornate di pioggia, di nebbia. Ormai la TV ed anche i film ci hanno abituati all'azione, alla velocità, alla fretta eccessiva in tutto. Fare il pastore è un'altra cosa e… proprio per questo potremmo stupirci che un giovane sedicenne scelga invece questa via. Poche parole, poche parti di intervista con Andrea, ma essere pastore è soprattutto pensieri e non dialoghi. Nei commenti di alcune persone ho sentito la "delusione", perchè si aspettavano la storia magari un po' pietosa del ragazzino "salvato" da questo mestiere. Non hanno capito che invece è stata una scelta consapevole dettata da una grande passione, non un ripiego! Per questo faccio un applauso anche virtuale al regista per come ha raccontato la storia di Andrea.

Alla fine gli Autori del film hanno salutato e ringraziato il pubblico, scusandosi ancora per aver dovuto mandare via così tante persone. L'intenzione è quella di riproporre l'evento, ma non so se verranno organizzate proiezioni anche altrove.

Per un istante è stato chiamato e salutato anche il protagonista, che ha ricevuto un lungo applauso, ma… ma lui lì non sentiva l'aria, anzi, sembrava davvero che gli mancasse, l'aria! Sulla porta sono però riuscita a sapere che il giorno dopo non solo lui, ma anche il suo gregge sarebbero stati veramente protagonisti a Biella… ed allora si sarebbe visto se c'è ancora spazio per questo mestiere nella cittadina che quella sera stava tributando così tanti appalusi al pastore.

Con Elena ci siamo messi sulle sue tracce e finalmente l'abbiamo incontrato! Qui si sentiva l'aria, ed era un'aria fredda mattutina che arrivava dalle montagne innevate alle sue spalle, un'aria umida che saliva dal fiume, un'aria di autunno che faceva cadere le foglie. Un'aria in cui risuonavano i belati, qualche campanella, l'abbaiare dei cani. E qui Andrea non era più imbarazzato, ma era il giovane pastore di diciotto anni che guidava il cammino del suo gregge verso la città, per fiancheggiarla ed andare alla ricerca di nuovi pascoli per i suoi animali.

Voleva partire prima, ma poi la sera prima si era fatto tardi e… "Quelli che devono andare a lavorare ormai saranno passati, e poi oggi è sabato." Già… io sarei stata meno tranquilla, nei suoi panni, visto il traffico che lo aspettava poco più sotto. Ma lui era estremamente a suo agio nei panni del pastore e viveva la giornata momento per momento, senza agitarsi.

Il gregge camminava veloce, Andrea era un po' preoccupato del fatto che io fossi lì proprio in quella giornata: "Sono sporche… lì dove hanno dormito si sono sporcate tutte, non fanno bella figura!". Si scendeva lungo la stretta stradina tra i muri delle ville, saremmo sbucati sulla strada principale in un punto di scarsa visibilità. C'erano due amici ad aiutare Andrea, in coda al gregge.

Laggiù c'era Biella, la città che la sera prima aveva visto cosa vuol dire fare il pastore in solitudine, sotto la pioggia, nelle giornate di nebbia. Quella gente che adesso non dovrebbe più suonare il clacson quando incontra un gregge lungo una strada…

E così ci siamo immessi sulla strada trafficata, tentando di tenere il piccolo gregge nella metà carreggiata. Le pecore correvano, i cani cercavano di contenerle, rischiando di venire investiti dalle auto che superavano la piccola carovana. Intanto come sfondo "scorrevano" fabbriche abbandonate… Chissà se scegliere la pastorizia è una decisione saggia? Basterà la passione a far sì che questo giovane continui il suo cammino?

Si svolta sul ponte, ci si avvicina sempre di più alla città. Il traffico aumenta, Andrea mi spiega la strada che farà, passando davanti ai centri commerciali, e non lo invidio, immaginando il traffico che troverà. Spero che non succeda niente, che la gente abbia pazienza, perchè investire un cane o un agnello mentre si supera il gregge è questione di un attimo.

Il gregge risale lungo l'alto muro, Andrea mi racconta proprio un incidente capitato qui lo scorso anno. Il gregge è un po' allungato, gli amici da dietro fanno segno di rallentare, ma è difficile contenere le pecore che vorrebbero correre avanti. Sanno la strada, sanno che si va verso i pascoli.

Più avanti la strada è interrotta da un cantiere, le pecore si infilano nella strettoia, gli operai ci guardano passare, ma il traffico qui sta aumentando e sembra davvero strano vedere le pecore camminare verso la città, anche se questa è Biella, il cui nome richiama a molti l'idea di lana e di pastorizia. Ma i tempi sono cambiati, sono molto cambiati!

Lasciamo il gregge temporaneamente fuori dalla strada, a brucare due fili d'erba su questo dosso, ma poi i giovani pastori riprenderanno il loro cammino nel traffico, prima di raggiungere la periferia ed i pascoli. Salutiamo Andrea ed i suoi amici, tornerò da lui in un momento di maggiore calma, per intervistarlo per il mio nuovo libro. La mia giornata proseguirà altrove, presso altri pastori, altre greggi…

Una risposta

  1. eccoci qua! aspettavo il post… e aspetto una foto di paloma e la ricetta della torta di noci;)
    dunque…. il film è stato interessante, si, un po' troppo lento….vero che la vita del pastore è così… è lenta, è di un altro tempo…certo un plauso al bimbo andrea e alla sua decisione…. al regista alcuni appunti….. come già dici tu, manca la transumanza, e forse invece di stare quasi un minuto se non di più sull'immagine di niculin sotto la pioggia…bastava qualche secondo meno! l 95% delle persone in sala a queste lunghe immagini dava notevoli segni di noia…ho intravisto sbadigli, teste poggiate sulle poltrone, etc… molto più interessante seguire le espressioni del povero protagonista mentre i due oratori parlavano di lui in terza persona e raccontando una storia che quasi voleva far tristezza….il poverino, avesse potuto, si scavava una fossa direttamente sotto il sedile della poltrona! il suo imbarazzo era notevole….si chiedeva che diavolo faceva lì invece che con le sue feie o con altri Bergè! tant'è che il giorno dopo era già più spigliato… e mi pare tutto fuorchè un ragazzo con problemi…. certo, ha deciso di intraprendere una vita diversa dai suoi coetanei….mi auguro fra 10 anni che sia ancora lì….pessimista io? no, realista! è una vita dura, e tutto intorno  sono ostacoli….da parte delle leggi, delle persone…. e arriviamo ai 2 oratori di inizio serata…il primo (non ricordo chi era, ma pazienza!) bontà sua, è stato breve….il sindaco….beh…meno male eravamo vicino a una porta che è stata aperta per fare uscire un po' delle sue parole…..che spesso erano tutto fuorchè idonee alla serata! ha tentato di far passare Andrea per un poverello…e ha detto tante belle parole che hanno suonato e non poco di ipocrisia….. andiamo a vedere il piano regolatore e come si muovono i vigili…. se ci sono aree verdi a suffcienza, o se stiamo costruendo indiscriminatamente….. senza contare che i pastori rischiano multe ogni volta che si avvicinano a Biella…. ecco….abitandoci qui, e vedendo come gira, porti pazienza signor Sindaco….ma le sue parole mi sono suonate come un presa in giro….con un fondo di ipocrisia notevole…. e tra il dire e il fare mi pare qui,ci sia un oceano! altro che mare! mi auguro che quanto detto, tutte le sue speranze….beh…. le applichi! che non siano belle parole dette a una sala gremita, tanto per farsi pubblicità…che si sa, è sempre utile…. mi domando se qualche pastore va a pascolare in zone un po' particolari, dopo quanti minuti arriva la forestale a farci una multa…. mah!
    avrei anche da ridire 2 paroline al protagonista e alla "transumanza" in centro Biella alle 10 del sabato mattina….ma se lo trovo in giro…ce le dico di persona!:P

  2. Mandare fuori i biellesi no magari incastrare i v aldostani in qualche angolo!!!Siamo schizzati su per quelle viuzze perche pensavamo  di i essere in ritardo e poi… ….. .Vabbeh almeno il piazzo è un bellismo borgo…qualcosa abbiamo visto.

  3. Ciao Marzia è sempre speciale leggere e "guardare" il tuo blog… Spero che nel tuo nuovo libro ci sarà anche qualche intervista a qualche giovane pastore lombardo! Di sicuro lo sai che nel bergamasco ci sono diversi giovani che vanno pascolo vagante! Dai ci speriamo tanto… Non vedo l'ora di leggere tutto d'un fiato il tuo nuovo libro… 

    Buon lavoro allora Marzia e tieni duro anche con il blog perchè anche se a volte non te lo dimostrano o non ti fanno i complimenti i pastori sono tanto tanto orgogliosi dei tuoi sforzi!  

    ciao

  4. ciao marzia  a palazzo ferrero c era da aspettarselo di trovare gente che non aveva a che fare con questo mondo e il centro dell aristocrazia  biellese!!!! peccato non sono riuscito a venire mi ha appiedato la macchina azz!!! ed io che ti prendevo in giro….. comunque bisognerebbe organizzare una proiezione x gli appassionati magari in concomitanza di una serata di presentazione dei tuoi libri od durante una cene dei marghe!!!!  saluti aldo

  5. @alpecampo: dal regaldi c'è… un regalo di natale sicuramente apprezzato!!
    @trapulin: mi aspettavo un tuo commento… ricetta e foto mandate!
    credo che la scelta del regista sia stata una scelta consapevole, sta poi al pubblico capire. forse dobbiamo anche tornare a saper apprezzare la lentezza, stiamo correndo tutti troppo.
    quando le mie settimane erano scandite da giornate di lavoro "normali", con urgenze, telefonate, situazioni da risolvere per "ieri"… e giornate al pascolo… anche se sapevo che mi attendevano mille incombenze, io lì tra le pecore dimenticavo tutto e mi godevo anche la lunga attesa immobile
    sugli oratori che hanno aperto la serata, hai già detto tutto tu!
    andrea lo intervisterò per il mio prossimo libro, così sapremo direttamente da lui come vede il futuro
    @valdostano anonimo (??): mi spiace… mi sento un po' colpevole, avendo fatto anch'io campagna pubblicitaria!
    @#4: non so chi sei, ma comunque… grazie per le belle parole.
    qualche lombardo lo intervisterò, perchè no! sperando poi di non essere attaccata da tutti quelli che invece non saranno intervistati… perchè il pastore di pecore sì e l'allevatore di vacche no, ecc ecc ecc

    @BB: libro sui giovani allevatori…
    pietoso velo sull'auto, se ne parla domani, spero

  6. @aldo: ahahahah!  perdona la risata… mai prendere in giro gli altri!!
    il film è un po' lungo per abbinarlo ad altro, ma… sì, servirebbero occasioni dedicate agli appassionati. come in francia dove, durante le feste della transumanza, ci sono sale apposite dove si proiettano film a tema

  7. Vercellese, amico del regista, anch'io non sono riuscito ad entrare, causa il grande afflusso. Il film lo recupererò, certo; le introduzioni a sto punto me lo sono risparmiate.
    Ma ci tenevo a ringraziare la titolare del blog per il resoconto così dettagliato e affettuoso. Mi sono commosso alle sottolineature – scontate per chi ci vive ogni giorno – dedicate allo spirito di protezione verso il gregge. Mi sembra di capire che sia la base più autentica e profonda di questo santo mestiere.

    Francesco Brugnetta

  8. Ciao Marzia,
    si puo' richiedere in qualsiasi libreria il libro fotografico piu' il dvd di "Sentire l aria"?
    Sai mica dirmi se organizzeranno un altra serata come quella di sabato 4 dicembre?

    Samanta

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