Ancora inverno

Con un senso di egoistica soddisfazione, chi da giorni era già sotto la neve, aprezza il fatto che la coltre bianca abbia ricoperto anche altre zone del Piemonte, così che tutti i "colleghi" siano nelle stesse difficili condizioni. Questo è stato il senso di una telefonata ricevuta ieri… Certo, capiteranno anche casi in cui due pastori si aiutano a vicenda, ma, più spesso ancora, vale l’egoismo e l’individualismo. Ecco perchè è così difficile provare a convincere i pastori ad associarsi, a formare un gruppo compatto per provare a "contare qualcosa"…

Qualche foto decisamente invernale dalla Polonia, dove l’amico Marco scriveva qualche tempo fa di temperature intorno al -27°C. Visto così, il paesaggio non è poi tanto diverso da quello che c’è fuori dalla finestra…

Però, guardando le immagini del fiume, ci rendiamo conto che… in fondo in fondo, pur tra le mille lamentele, si sta ancora meglio nel "nostro" inverno!

Ovviamente tutti gli animali sono in stalla, non potrebbe essere altrimenti con un clima del genere. Qui da noi si può intervenire in qualche modo temporaneamente per qualche settimana, un mese, con un’alimentazione "di soccorso". Parlavo ieri con un’amica che mi spiegava come stavano cercando di passare questi giorni, un po’ pascolando edera nei boschi, un po’ portando balle di fieno. Quando c’erano gli inverni "veri", quelli di un tempo, bene o male i pastori erano obbligati a trovare una stalla, un ricovero almeno per gli animali. Sempre dal libro "La Cattastrofe" di Duilio Faustinelli: "…poi alla metà di dicembre è venuto a trovarmi la detta blanchina (neve) e son resi di compassione i signori Bragalanti, piccoli fittabili, ad allogiarmi con un gruppo di pecore sotto a un portico alla breve e alla mettà di gennaio ho dovuto vendere circa 35-40 capi al signor Pelplùneri ad un presso sbalordito. Poi alla primavera ho dovuto slogiare perchè non avevo più faltrame, un po in un cantone un po in un altro: eravamo sempre alle torture."

Cambiamo totalmente tema: cercando materiale tra vecchie diapositive degli inizi degli anni ’80, ho trovato questa insegna di una (presumo) trattoria da qualche parte sul lago d’Orta. E’ sempre valida la ricerca di monumenti, cartelli & C. a tema pastorale. O comunque, non fatevi problemi se avete delle foto di greggi, mandrie, ecc. (di vostra proprietà o incontrati lungo la via), qui c’è ospitalità per tutti! Allegate le immagini ad un’e-mail e spedite a mail @ marziamontagna.it

Una risposta

  1. Mi si sono confelate le mani solo a guardare le tue foto!!! Quest’anno l’inverno ha fatto sul serio, e continuo  sentire previsioni nefaste fino a metà marzo e oltre. Siamo proprio dei granelli di sabbia nella mani dell’universo….

  2. Io mi rendo conto che la cosa fa ridere… Ma qui a Roma stamattina ha nevicato! Mi sono precipitata fuori felice come una bambina, a giocare col cane che non aveva mai visto la neve ed era più felice di me! Per me è una festa, qui non succede mai. È stato un piccolissimo e brevissimo morso d’inverno. E ora è passato. Ciao!
    Nicoletta

  3. @scarlettinas: mah, i metereologi, specialmente quelli televisivi, amano fare catastrofismo… qui ieri c’era un bel sole caldo di metà febbraio e la neve scioglieva a vista d’occhio
    @carla: non mi chiedere dov’era, perchè avrò avuto 4-5 anni quando quella foto è stata scattata!
    @nicoletta: dicevano che era dal 2005 che a roma non cadeva la neve…

  4. adesso fa un pelino piu’ caldo pero’.. anche se di nuovo nevica..
    Potrei sbagliare ma penso che la foto dell’insegna sia della trattoria antico agnello di Orta San Giulio.. Oltretutto corrisponde anche il civico 18..

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